Ora legale 2018: quando spostare le lancette dell’orologio

[didascalia fornitore=”altro”]Elaborazione su foto Pixabay[/didascalia]

Come capire cosa distingue l’ora legale e l’ora solare? La differenza è facile da comprendere. A marzo torna l’ora legale e con lei tornano anche le domande di rito: “Quando spostare le lancette? E vanno spostate in avanti o indietro?”. Vediamo di rispondere subito a questi quesiti dicendo che l’ora legale 2018 torna nella notte fra il 25 e il 26 marzo e il cambio orario scatta esattamente alle 2am, quando le lancette andranno spostate di un’ora avanti sulle 3am.

Cambio ora legale e risparmio energetico

Il cambio ora legale porta con sé pro e contro. Lo svantaggio principale è che si perde un’ora di sonno: il cosiddetto jet leg da ora legale può creare qualche lieve sfasamento a chi ha la fortuna di poter riposare la domenica mattina, mentre rappresentare un problema più serio per i milioni di lavoratori che invece lavorano su turni anche di domenica mattina e che quindi possono soffrire maggiormente quando cambia l’ora legale. Il vantaggio portato dal cambio dell’ora legale invece ha a che vedere con il risparmio energetico: un’ora di luce in più al giorno permette alle famiglie e alle aziende di risparmiare sulla bolletta elettrica e questo si traduce su scala nazionale in un risparmio stimato in circa 567 milioni di kilowattora pari a 110 milioni di euro, secondo i dati diffusi nel 2017 da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale. E meno energia consumata si traduce a sua volta in 320mila tonnellate in meno di CO2 emesse in atmosfera.

L’ora legale in Italia

L’ora legale nasce appunto per sfruttare al meglio le ore di luce solare risparmiando sui consumi energetici. Il primo utilizzo dell’ora legale in Italia risale alla Prima Guerra Mondiale, misura poi replicata nel corso del triennio 1940-1942. L’ingresso definitivo dell’ora legale nelle abitudini degli italiani si deve invece ad una legge del 1966.

Ora legale ed ora solare

In conclusione, raccomandiamo di non confondere l’ora legale con l’ora solare: mentre la prima entra in vigore in primavera e ci accompagna per tutti i mesi caldi assicurandoci giornate più lunghe, la seconda subentra in autunno e accorcia le giornate di un’ora.

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