[didascalia fornitore=”Ansa”]Ansa – Orietta Berti ad una puntata di Scommettiamo che nel 2002[/didascalia]
Si è conclusa con la vittoria di Orietta Berti la battaglia della cantante contro il Fisco: l’Irap versato dal 2002 al 2007 le verrà rimborsato e la Cassazione ha riconosciuto le ragioni dell’Usignolo di Cavriago. La contesa è stata lunga e faticosa ma, alla fine, nel braccio di ferro contro l’Agenzia delle Entrate, l’interprete di ‘Finchè la barca va’ ha avuto la meglio in quanto non proprietaria di ‘una struttura organizzativa imprenditoriale soggetta al versamento dell’Irap’.
È questa la conclusione cui è giunta la Suprema Corte che, alla fine, ha riconosciuto le ragioni di Orietta Berti: il Fisco, dunque, dovrà rimborsarle l’imposta regionale sulle attività produttive versata nei cinque anni compresi tra il 2002 e il 2007. Già due anni fa, la cantante aveva presentato ricorso per il pagamento di alcune tasse che erano ritenute ingiuste e, anche il quel caso, era stato dimostrato che la Berti aveva diritto al risarcimento delle imposte versate dal 1997 al 2001 che ammontavano a 28 milioni di vecchie lire.
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Ma qual è il nodo della questione e per quali motivi l’artista è stata costretta ad effettuare pagamenti non dovuti?
A spiegarlo è stato l’avvocato che ha assistito Orietta Berti nella lotta contro il Fisco: ‘L’Agenzia delle Entrate a volte interpreta forzatamente il presupposto per applicare la tassa, ma abbiamo consigliato alla signora Berti di pagare’ – ha spiegato Alberto Gambetti a Il Resto del Carlino.
La scelta è stata dovuta dal fatto che, qualora la cantante non avesse versato le tasse richieste, ‘avrebbe ricevuto cartelle esattoriali con sanzioni e interessi che poi, una volta impugnate, non vengono restituiti’.
‘Inoltre, sarebbe stato un danno d’immagine essere considerata evasore in caso di ricezione delle cartelle, così l’artista che è sempre stata trasparente le ha pagate’ – ha concluso il legale di Orietta Berti.
‘Infine, abbiamo fatto scattare i ricorsi in commissione tributaria tramite i commercialisti, i dottori Di Lorenzo e Moratti. Perché? Non ha una struttura organizzativa imprenditoriale che può essere soggetta al versamento dell’Irap. Non esiste una Orietta Berti spa, ma solo lei e la sua voce quando canta’.
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Orietta Berti, però, non è stata la sola ad ottenere la meglio nella vittoria contro il Fisco: prima di lei si ricordano i casi che hanno coinvolto Michelle Hunziker, Bianca Balti, Luca Laurenti e Alba Parietti.
Così come per la cantante di ‘Finchè la barca va’, anche le altre colleghe avevano presentato ricorso ottenendo il risarcimento dell’Irap.
‘[…]i tempi per la restituzione sono biblici… Ma è la dimostrazione che ogni tanto si può anche vincere contro il Fisco’ – ha concluso l’avvocato che ha svolto le veci della Berti in Tribunale.
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