Sta facendo discutere in queste ore la sospensione di una insegnante in provincia di Oristano per essere stata sospesa dal servizio scolastico per aver fatto recitare alcune preghiere ai suoi alunni. Dal 25 marzo al 15 di aprile non potrà tornare a scuola e svolgere la sua attività didattica.
L’insegnante, intervistata dal Corriere della Sera, ha raccontato quanto è accaduto, non pensando di mancare di rispetto a qualcuno dato che gli alunni della classe in questione sono tutti cattolici.
L’insegnante della provincia di Oristano è ancora incredula e dispiaciuta circa la sua sospensione dall’insegnamento per aver fatto recitare le preghiere ai suoi alunni di una classe quarta.
Intervistata dal Corriere della Sera ha spiegato di essere stata sospesa dalle attività didattiche dal 25 marzo al 15 aprile, accusata di aver plagiato i bambini per due preghiere e un rosario.
“sono passata come la maestra che plagia i suoi alunni. Non lo voglio fare con nessuno, sono più rispettosa di tanti altri, figuriamoci se lo faccio con i più piccoli”.
Queste le parole dichiarate dall’insegnante che spera venga fatta giustizia sul caso spiegando di non aver mancato di rispetto a nessuno, in quanto i suoi alunni sono tutti cattolici e non c’è nessun musulmano.
La maestra, Marisa Francescangeli, ha anche aggiunto di avere avuto in precedenza il consenso da parte di tutti i genitori e senza pensarci due volte continuerà a far recitare le preghiere ai suoi alunni.
Il caso dell’insegnante Marisa Frascangeli, sospesa per 20 giorni dal servizio didattico per aver fatto recitare alcune preghiere agli alunni di una classe quarta in provincia di Oristano ha scatenato diverse reazioni nel mondo politico.
Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, ad esempio, ha chiesto al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara la revoca della sospensione.
“Questa sospensione è un affronto alla nostra cultura cristiana, alle nostre tradizioni, alla nostra storia che è legata indissolubilmente al Cristianesimo. Sono certo che il ministro vorrà fare giustizia di questo abuso”.
Queste le parole di Sgarbi il quale si è mosso a favore della maestra di Oristano, la quale ha semplicemente assecondato le richieste dei suoi alunni. Il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale della Sardegna, Francesco Feliziani, dopo le polemiche per quanto accaduto, ha rilasciato le sue dichiarazioni.
Feliziani ha spiegato che quanto scritto dai giornali è un racconto parziale e incompleto, il quale spiega che la sospensione a Marisa Frascangeli è il frutto di più segnalazioni ricevute sia da insegnanti che da genitori circa le pratiche religiose effettuate che non riguarderebbero un semplice Ave Maria.
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