L’abbattimento dell’Orsa Jj4 viene ancora una volta sospeso dal Tar di Trento. Le associazioni ambientaliste hanno accolto con entusiasmo la notizia e hanno criticato il Decreto Fugatti, definendolo assurdo.
La Provincia sarà costretta ad aspettare fino all’udienza collegiale prossima prima di poter procedere con l’abbattimento.
Orsa Jj4, la femmina di orso bruno che ha fatto scalpore negli ultimi giorni, nella notte tra il 17 e il 18 aprile, è stata catturata e attualmente si trova presso il Centro di recupero fauna alpina Casteller. Questa struttura è caratterizzata da barriere di 4 metri di altezza e tre recinti muniti di impianti elettrici, ed è anche la casa dell’orso M49, noto per le sue incursioni nei centri abitati ed evasioni tra il 2019 e il 2020. Maurizio Fugatti, presidente della provincia di Trento, ha emesso, in seguito all’avvenimento, un decreto che autorizza l’abbattimento dell’orsa responsabile dell’aggressione mortale di Andrea Papi all’interno dei boschi vicino a Caldes, nella stessa provincia.
Il presidente Maurizio Fugatti aveva emesso un’ordinanza di abbattimento che è stata sospesa grazie al Tribunale Regionale di Giustizia amministrativa a causa di un ricorso che la Lega Anti Vivisezione ha presentato. Quindi l’uccisione dell’orsa è stata sospesa fino all’11 maggio, giorno in cui il tribunale amministrativo dovrà riesaminare la questione in seguito alla sospensione dell’efficacia dell’ordinanza precedente. Ad oggi però il Tribunale Amministrativo Regionale di Trento ha deciso di sospendere nuovamente l’abbattimento dell’Orsa Jj4. Le associazioni ambientaliste hanno accolto con entusiasmo la notizia e hanno criticato il Decreto Fugatti, definendolo assurdo.
L’efficacia del decreto emanato da Maurizio Fugatti, che disponeva l’abbattimento dell’orsa, è stata sospesa dal Tribunale regionale di giustizia amministrativa (sede monocratica) di Trento. Tale decisione è stata presa in seguito al ricorso che le associazioni ambientaliste Enpa, Oipa e Leidaa hanno presentato. L’orsa, responsabile dell’aggressione mortale del runner 26enne si trova attualmente nel centro faunistico del Casteller e non potrà essere abbattuta fino alla nuova udienza collegiale con data ancora da stabilire. Le associazioni animaliste hanno comunicato la notizia.
Secondo le associazioni, il decreto di Fugatti rappresenta non solo un contenuto assurdo e privo di motivazione, ma anche una sfida aperta al ministero dell’Ambiente, che si è opposto alla soppressione dell’orsa Jj4 e sta lavorando per elaborare una strategia nuova sulla gestione di questa specie, rispettando i principi di tutela del nostro ambiente, degli animali e della biodiversità nonché degli ecosistemi, sanciti dall’articolo 9 della Costituzione. Fugatti sembra invece ignorare completamente questa mobilitazione e procedere con la sua agenda personale, come se tutti gli orsi fossero una sua proprietà e l’articolo 9 sopracitato non esistesse. Questo atteggiamento ha suscitato l’indignazione di milioni di italiani contrari all’abbattimento degli orsi. È stato accolto anche il ricorso presentato da Leal, il quale ha messo in luce:
«Come il decreto n.10 emesso in data 27 aprile dal presidente Fugatti, con il quale viene autorizzata la soppressione dell’orso Jj4, si profila frutto di un’errata interpretazione della relazione dell’Ispra, che non ha affatto espresso parere negativo in ordine alle strutture ove ricollocare l’orsa, ma ha solo dichiarato di non avere competenza in merito, laddove la stessa spetta ai Cites».
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