Orsi affamati, visibilmente denutriti, che a zampe in aria sembrano invocare cibo, anche quel junk food che i visitatori di uno zoo in Indonesia lanciano ai plantigradi: sembra l’incubo di ogni associazione animalista, ed è purtroppo la drammatica realtà presente a Bandung, dove è ubicata una struttura lager che sta suscitando l’orrore e l’indignazione dell’opinione pubblica mondiale. Le immagini fotografiche e i video diffusi da gruppi come Scorpion Foundation raccontano con tutta evidenza la realtà in cui sono costretti a vivere questi poveri orsi affamati. A confronto di quanto visto a Bandung in Indonesia, il famigerato zoo più triste del mondo in Cina denunciato mesi addietro sembra un’oasi del WWF.
Bandung è la capitale della provincia indonesiana di East Java, la terza più grande e popolosa città del Paese con 2,4 milioni di abitanti, e il giardino zoologico presente in questa porzione del sud-est asiatico, benché ci voglia molta fantasia e spirito inventivo ad usare una terminologia che pare evocare pace e tranquillità come ‘giardino zoologico’, è stato oggetto di una petizione che ha già raccolto 12mila firme in tutto il mondo nei mesi scorsi, per far chiudere definitivamente la struttura lager. Gli orsi affamati vivono in gabbie piccole e sovraffollate, immersi nella sporcizia, elemosinando il cibo ai visitatori, inghiottendo qualsiasi cosa venga loro lanciato oltre le recinzioni. Già nella primavera del 2016 erano state diffuse le immagini shock, ma recentemente lo zoo di Bandung è tornato sotto i riflettori dopo un articolo del Daily Mail australiano, che ha riportato anche i commenti negativi dei visitatori, increduli e scioccati per quanto visto.
Il trattamento criminale riservato agli orsi non è purtroppo il primo episodio raccapricciante documentato in questo zoo, dove di stenti e maltrattamenti era morto un elefante, come raccontato e mostrato dagli attivisti che si battono per chiudere la struttura. Tornando agli orsi affamati, se non bastasse il loro evidentemente dimagrimento, la stazza molto più sottile e scarna rispetto a quanto siamo abituati a vedere, non si può non provare un moto di orrore e pietà nel vedere le loro zampe afferrare pezzettini di dolci, cracker o caramelle lanciate loro dai visitatori: per quanto tempo sarà possibile ancora tollerare la condizione in cui vivono le creature presenti in questo lager indonesiano? Dai responsabili della struttura, per quanto abbiamo potuto appurare, ad oggi nessun commento, nemmeno un tentativo di giustificazione.
Qui potete contribuire alla petizione per chiudere lo zoo di Bandung