Con l’estate cresce la voglia di coltivare l’orto. Eppure non tutte le piante sono buone da mangiare. Vediamo quale sradicare assolutamente.
Ci sono piante che spesso coltiviamo nell’orto che sono, sì, belle da vedere ma potrebbero essere velenose.
Orto che passione
Con l’avvento della pandemia è cresciuta la voglia di soddisfare il fabbisogno di verdure e frutta della propria famiglia creando un orto domestico. Per poterlo realizzare non è necessario chissà quanto spazio. Infatti, un orto si potrebbe sviluppare in verticale in balcone, ad esempio.
Naturalmente, se si disponesse di più spazio si possono inserire più ortaggi. I prediletti di questa stagione sono le insalate poiché crescono in modo molto rapido, dando parecchia soddisfazione. Esse, infatti, pur essendo coltivate in un orto domestico, possono essere consumate subito. In estate, poi, si sa: l’insalata fa sempre piacere.
Purtroppo, però, non tutti gli ortaggi che decidiamo di far crescere nel nostro orto sono consumabili. Alcune insalate, infatti, sono considerate come velenose. Quando si inizia a coltivare un orto spesso non si è esperti e ci si potrebbe imbattere in piante che non sono buone per la salute dell’uomo e addirittura velenose.
Esse sono presenti in grandi quantità sia in Italia che all’estero. Ecco perché, prima di cimentarsi con la coltivazione diretta, sarebbe bene conoscerle ed estirparle nel caso dovessero presentarsi.
A venirne in contatto, infatti, potrebbero essere sia gli adulti che i bambini che potrebbero incorrere in problematiche anche serie poiché portano tutto alla bocca. Vediamo quale lattuga è pericolosa e va estirpata subito.
La lattuga velenosa
Proprio una lattuga, anche se è molto bella da vedere, è la lactuga virosa. Si tratta di una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Anche se è una parente della lactuca sativa, ne è la sua versione selvatica.
Il suo aspetto è ispido e in altezza può raggiungere il 1,5 metri. Più che piantata, questa tipologia di lattuga cresce selvatica e spontanea, per lo più nei terreni incolti. Si può trovare anche lungo la strada e che spunta da vecchi muri. Può crescere sia in pianura che in altitudini fino a 800 metri.
E’ tossica a causa del lattice bianco che è amaro ed è contenuto nelle parti aeree della pianta. Si tratta di un lattice che si compone di lattoni sesquiterpenici ovvero lactucina e lactucopicrina. Si tratta di elementi altamente tossici per l’uomo. In passato, il lattice di questa lattuga selvatica era usato da secco e dato come sedativo. Era un vero e proprio sostituto dell’oppio e favoriva il sonno ed il placarsi dei dolori.