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E’ andata in archivio la notte degli Oscar 2015 che ha proclamato vincitori soprattutto Birdman di Alejandro Gonzalez Iñarritu, capace di portarsi a casa ben quattro statuette tra cui miglior film e miglior regia, Grand Budapest Hotel (stesso numero di premi però soltanto in categorie tecniche) e il sorprendente Whiplash, che ha vinto tre Oscar. Ma in fondo c’è stata gloria un po’ per tutti, a partire dal grande sconfitto Boyhood, rifattosi con il premio a Patricia Arquette per la miglior attrice non protagonista, e poi ancora La Teoria del Tutto, The Imitation Game e Still Alice. Premiata anche un’italiana: la costumista torinese Milena Canonero, alla quarta statuetta in carriera per Grand Budapest Hotel.
Presentata dal simpatico Neil Patrick Harris e andata in scena al Dolby Theatre di Hollywood, a Los Angeles, l’87^ edizione degli Oscar non ha dunque riservato particolari colpi di scena. C’era solo curiosità per vedere come sarebbe andata a finire la sfida tra i grandi favoriti Birdman e Boyhood, e alla fine i giurati dell’Academy Award hanno optato per black comedy di Alejandro Gonzalez Iñarritu (secondo messicano di seguito a vincere la statuetta per la miglior regia dopo Alfonso Cuaron per Gravity) a scapito dell’originale storia sulla crescita di un bambino americano raccontata per 12 lunghi anni.
Nessuna sorpresa nelle categorie riservate agli attori: dovevano vincere Eddie Redmayne (magnifico Stephen Hawking in La Teoria del Tutto), Julianne Moore (Still Alice), J.K. Simmons (Whiplash) e la già citata Patricia Arquette (Boyhood) e hanno vinto proprio loro. Con la sospirata vittoria dell’Oscar 2015, dopo ben quattro nomination andate a vuoto, la 54enne Julianne Moore completa un invidiabile palmares di premi cinematografici che comprendeva già la Coppa Volpi di Venezia per Lontano dal Paradiso, l’Orso d’argento di Berlino per The Hours, il Prix d’interpretation feminine a Cannes per Maps to the Stars e il recentissimo Golden Globe proprio per Still Alice. Come si dice, chapeau!
Per quanto riguarda gli altri premi, se le migliori sceneggiature se le sono giustamente divise Birdman (originale) e The Imitation Game (non originale), al bellissimo Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, che vantava nove candidature come lo stesso Birdman, di statuette ne sono andate ben quattro ma nessuna nelle cosiddette categorie ‘che contano’: oltre ai miglior costumi per la nostra Canonero, anche scenografia, trucco e acconciature e colonna sonora originale (grazie al compositore francese Alexandre Desplat).
Il disneyano Big Hero 6 si è preso l’Oscar per il miglior film d’animazione, il polacco Ida quello per il miglior film straniero, Glory, di John Legend e Common, ha vinto come miglior canzone originale. Contentini anche per Interstellar (effetti speciali) e American Sniper (montaggio sonoro).
Infine gli Oscar alla carriera sono stati assegnati a Hayao Miyazaki, Jean-Claude Carriere e Maureen O’Hara, mentre Harry Belafonte ha vinto il premio umanitario ‘Jean Hersholt’.
Naturalmente la lunghissima notte degli Oscar 2015 non è stata solo un lento susseguirsi di premiazioni ma ha visto anche l’esibizione dal vivo di numerose star, tra cui Lady Gaga in un omaggio per i 50 anni del musical Tutti Insieme Appassionatamente, i Maroon 5 con Lost Stars, Rita Ora con Grateful, i premiati John Legend e Common con Glory, Tim McGraw con I’m Not Gonna Miss You e Jennifer Hudson sulle malinconiche note di I Can’t Let Go durante il consueto omaggio agli attori e ai registi scomparsi nell’ultimo anno (dove si sono purtroppo dimenticati del nostro Francesco Rosi).
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Oscar 2015 vincitori di tutte le categorie
Miglior Film: Birdman
Miglior Regia: Alejandro Gonzalez Iñarritu (Birdman)
Miglior Attore Protagonista: Eddie Redmayne (La Teoria del Tutto)
Miglior Attrice Protagonista: Julianne Moore (Still Alice)
Miglior Attore Non Protagonista: J.K. Simmons (Whiplash)
Miglior Attrice Non Protagonista: Patricia Arquette (Boyhood)
Miglior Sceneggiatura Originale: Alejandro Gonzalez Iñarritu, Nicolas Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo (Birdman)
Miglior Sceneggiatura Non Originale: Graham Moore (The Imitation Game)
Miglior Film Straniero: Ida (Polonia)
Miglior Film d’Animazione: Big Hero 6
Miglior Fotografia: Emmanuel Lubezki (Birdman)
Miglior Montaggio: Tom Cross (Whiplash)
Miglior Scenografia: Adam Stockhausen e Anna Pinnock (Grand Budapest Hotel)
Miglior Trucco e Acconciature: Frances Hannon e Mark Coulier (Grand Budapest Hotel)
Migliori Costumi: Milena Canonero (Grand Budapest Hotel)
Migliori Effetti Speciali: Paul Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter e Scott Fisher (Interstellar)
Miglior Colonna Sonora Originale: Alexandre Desplat (Grand Budapest Hotel)
Miglior Canzone Originale: Glory (Selma)
Miglior Sonoro: Craig Mann, Ben Wilkins e Thomas Curley (Whiplash)
Miglior Montaggio Sonoro: Alan Robert Murray e Bub Asman (American Sniper)
Miglior Documentario: Citizenfour
Miglior Cortometraggio: The Phone Call
Miglior Cortometraggio Documentario: Crisis hotline: Veterans press 1
Miglior Cortometraggio d’Animazione: Feast.
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