Con le candidature annunciate da pochi giorni, comincia l’attesa per i prossimi Academy Awards: la cerimonia degli Oscar si terrà tra un mese esatto, il 26 febbraio, e verrà presentata dal comico Jimmy Kmmel. Un’edizione che sembra già scritta, ma che potrebbe comunque riservare diverse sorprese.
La La Land, musical scritto e diretto dallo stesso Damien Chazelle di Whiplash, è il film-cardine di quest’anno: si è assicurato il numero record di quattordici candidature, oltre ad aver conquistato ben sette Golden Globes su sette nomination. Il film era stato presentato in anteprima al Festival di Venezia e arriva oggi nelle sale italiane, mentre nel resto del mondo sta già facendo faville da qualche settimana. La La Land, valga o non valga il successo di pubblico e critica che sta incassando, resta il più probabile trionfatore degli Academy Awards 2017.
Con tutti i riflettori puntati sul musical di Chazelle, ci sono altri film degni di nota che rischiano di rimanere in ombra. Ve ne segnaliamo tre in particolare, ognuno per diverse motivazioni: difficilmente riusciranno a strappare a La La Land i premi principali… Ma tutto è possibile.
ARRIVAL
Il film di fantascienza diretto da Denis Villeneuve è quasi un capolavoro: la protagonista Amy Adams è brava come non mai, ben supportata da Jeremy Renner e dal premio Oscar Forest Whitaker. Nonostante un budget piuttosto ridotto (rispetto ad altre produzioni hollywoodiane), Arrival è un film visivamente emozionante e bello da vedere, girato con tutto il talento di cui Villeneuve dispone, con una trama che osa andare oltre gli standard di genere di titoli più recenti: più vicini ai grandi classici del passato che alla fantascienza roboante e sopra le righe degli ultimi anni.
Otto nomination agli Oscar, tra cui Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura. Qui troverete la recensione di Nanopress.
Lo segnaliamo perché Denis Villeneuve è un regista da tenere d’occhio, che ha nel curriculum film bellissimi come Prisoners e Sicario, e lo aspettiamo al varco con il sequel di Blade Runner. Lo segnaliamo perché Amy Adams è una delle interpreti più brave della sua generazione. Lo segnaliamo perché non è facile imbattersi in film così audaci e sfacciatamente al di sopra della media.
LION – LA STRADA VERSO CASA
In India, un bambino si perde alla stazione, sale sul treno sbagliato, e si ritrova a Calcutta. Il piccolo finisce in un orfanotrofio e viene adottato da una coppia australiana: una volta cresciuto, usa i pochi ricordi che ha per ricostruire la strada che aveva percorso, nel tentativo di ritrovare la sua famiglia. Una vicenda simile sembra scritta per il cinema… Invece, la storia di Lion è ispirata a fatti realmente accaduti a Saroo Brierley, raccolti nel romanzo autobiografico La lunga strada verso casa. Il regista Garth Davis è al suo esordio cinematografico, ma il cast comprende Nicole Kidman e Dev Pathel, protagonista del pluripremiato The Millionaire di Danny Boyle.
Sei candidature agli Oscar, tra cui Miglior Film e Miglior Sceneggiatura, oltre alle nomination per Dev Patel e Nicole Kidman.
Lo segnaliamo perché Garth Davis è al suo esordio cinematografico, ma vanta anni di esperienza al di fuori del grande schermo. Lo segnaliamo perché è una storia vera, affasciante e commovente. Lo segnaliamo perché Nicole Kidman sembra finalmente tornata a essere l’attrice di un tempo.
LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE
Seconda Guerra Mondiale. Desmond Doss è un pacifista, che si rifiuta di impugnare armi da fuoco e tantomeno di usarle contro qualcuno. Peccato che Desmond sia arruolato nell’esercito statunitense, e che si ritrovi a partecipare come infermiere alla cruenta battaglia di Okinawa… E ne esce con una Medaglia d’Onore per aver salvato ben settantacinque persone senza mai premere il grilletto. Hacksaw Ridge era stato presentato al Festival di Venezia, per poi raccogliere i favori del pubblico di mezzo mondo. Alla regia, il redivivo Mel Gibson, mentre il cast comprende Andrew Garfield e Vince Vaughn, Sam Worthington e Hugo Weaving. Un brutale war movie con protagonista un obiettore di coscienza? Solo per questo, merita il prezzo del biglietto.
Sei candidature agli Oscar, tra cui Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attore Protagonista per Andrew Garfield, snobbato invece per la sua buona interpretazione in Silence di Scorsese. Troverete qui la recensione di Nanopress.
Lo segnaliamo perché è una storia vera, una storia folle una storia di eroismo. Lo segnaliamo perché il regista è il grande Mel Gibson, folle -in senso buono- almeno quanto il suo stesso film: vederlo tornare in grande spolvero dietro la macchina da presa fa bene al cuore. Lo segnaliamo perché in questo film c’è tanta Australia, e il cinema australiano è folle almeno quanto gli australiani stessi: la sana dose di follia che porta sempre qualche ventata di novità nello statico e patinato mondo di Hollywood.