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Nuovi guai per Oscar Pistorius, che qualche giorno fa ha fatto a pugni in discoteca con un suo ex amico. Non bastava il processo con l’accusa di omicidio nei confronti della fidanzata Reeva Steenkamp, ora l’atleta paralimpico si è reso protagonista di una rissa da manuale, con tanto di insulti e cazzotti. Neanche a dirlo, le versioni dei due diretti interessati sono agli antipodi.
I fatti risalgono a sabato 12 luglio, quando Pistorius si trovava nel noto locale di Johannesburg ‘The VIP Room’. La rissa ha visto coinvolti l’atleta e Jared Mortimer, suo amico prima della tragica morte della modella Steenkamp, ma sui motivi del diverbio sussistono versioni contrastanti. La portavoce della famiglia Pistorius, Anneliese Burgess, ha rilasciato agli organi di stampa la seguente dichiarazione:
‘Oscar si trovava nel privé del locale insieme a suo cugino, quando il signor Mortimer ha iniziato ad offenderlo su argomenti relativi il processo.’
A fronte di tali offese, Pistorius avrebbe semplicemente chiesto di ‘essere lasciato in pace’.
Diametralmente opposta la versione fornita dall’altra parte in causa, ovvero lo stesso Mortimer. Quest’ultimo ha riferito di essere stato insultato da un Pistorius visibilmente ubriaco, il quale l’avrebbe così apostrofato:
‘Ecco l’infame Mortimer, un altro di quelli che mi hanno voltato le spalle.’
Ma non è finita qua. Sempre secondo le parole di Mortimer, l’ex campione paralimpico avrebbe quasi minacciato il suo oppositore, facendo appello al potere detenuto dalla sua famiglia, tale da influenzare le forze dell’ordine e addirittura il presidente sudafricano Jacob Zuma. Da lì le cose sarebbero degenerate molto in fretta:
‘Mi ha tirato un cazzotto in pieno petto e mi ha preso per il collo, iniziando a dirmi che non sarei mai stato alla sua altezza.’
Mortimer avrebbe poi risposto all’assalto fisico spintonando Pistorius e facendolo cadere a terra, momento in cui sarebbero intervenuti i buttafuori del locale.
Due versioni quindi completamente differenti, su cui gli inquirenti dovranno far luce. In ogni caso, Pistorius continua a finire sotto la luce dei riflettori, e non per ragioni meritevoli. Di recente, tuttavia, l’atleta ha interrotto il lungo silenzio su Twitter, postando alcuni passi della Bibbia e caricando alcune foto in compagnia di bambini disabili.
A metà agosto è attesa la sentenza sulla morte di Reeva Steenkamp.
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