Terremoto all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, dove diverse liste di attesa per interventi chirurgici a malati di tumore sarebbero state aggirate dietro il pagamento di ingenti somme di denaro. Per anticipare l’operazione molti malati avrebbero infatti pagato da 1500 a 6000 euro al primario affinché modificasse, con la complicità di alcuni medici, le liste.
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Agli arresti domiciliari, con l’accusa di concussione, sono finiti il primario di Neurochirurgia Luciano Brigante e due medici. Sospeso il direttore del reparto di Neuroscienze Renato Saponiero, indagato per omessa denuncia e abuso d’ufficio. Coinvolto anche il neurochirugo Takaori Fukushima, 73 anni, direttore del Brain Institute. Per lui, finito nell’ottobre 2015 nella vicenda con Papa Francesco per una presunta visita medica, niente custodia cautelare in quanto cittadino americano.
Le indagini sono cominciate a maggio 2015 dopo la denuncia del parente di una paziente sottoposta a un’operazione alla testa e poi deceduta. L’intervento era stato preceduto, secondo le indagini, dal versamento di denaro per accelerare i tempi. Coinvolti pazienti con gravi malattie e tumori. I medici, per spingerli a pagare, sottolineavano l’urgenza dell’operazione. Il primario, secondo gli inquirenti, “utilizzava l’ospedale come una clinica privata”.