Ad oggi ognuno dovrebbe sentirsi libero di essere come è e vestirsi come meglio crede ma a Ostia, il buttafuori di una discoteca ha vietato l’ingresso a tre ragazze perché non in possesso dei requisiti fisici idonei.
Il proprietario del locale si è scusato per l’accaduto.
Il caso
Ci troviamo nel litorale romano di Ostia, che ogni anno, soprattutto in questo periodo, pullula di luci e colori grazie alle discoteche frequentate da tantissimi giovani.
E sono state proprio tre ventiduenni a ricevere un trattamento non proprio di cortesia, quando uno steward di una discoteca ha vietato loro l’ingresso perché erano troppo vestite.
Il fatto è stato denunciato dalla madre di una delle ragazze coinvolte e da una delle protagoniste, le quali si sono sentite umiliate e quello che voleva essere un pomeriggio del 1° maggio trascorso in maniera allegra e spensierata, si è trasformato in una brutta esperienza che non dovrebbe succedere a nessuno.
Il proprietario del locale, non presente al momento dell’accaduto, si è scusato con le ragazze ribadendo la maleducazione dello steward.
La denuncia sui social
Come raccontano le protagoniste, in un primo momento il pensiero era stato quello di dimostrare un’età inferiore ai 18 anni o di non essere abbastanza eleganti, invece l’atteggiamento dell’uomo ha confermato che sarebbe stato adeguato un abbigliamento più scollato e quindi mostrare il seno.
La denuncia sui social è partita dalla mamma di una delle tre ragazze e sta rimbalzando su ogni sito. Come ribadisce la donna, la figlia e le amiche sono tre ragazze per bene che non meritavano questo trattamento. Molti genitori hanno mostrato la loro solidarietà.
Le ventiduenni hanno anche provato a denunciare l’accaduto a una pattuglia in servizio che però, pur dando loro ragione, le ha invitate a sporgere denuncia nei giorni seguenti.
Le scuse del gestore
Il proprietario della discoteca non era presente ma si è scusato più volte con le ragazze e le loro famiglie definendo inappropriato e maleducato il comportamento del suo dipendente e ribadendo che approfondirà la questione per capire se veramente la clientela ‘troppo vestita’ non ha accesso nel suo locale.
Le ragazze considerano conclusa la faccenda ma precisano che è importante dar voce alle ingiustizie come questa perché non ricapitino più a nessuno. Si tratta di una discriminazione senza motivo e che invita a un abbigliamento inadeguato imponendolo a chi, in tale modo, si sente a disagio.
Copiare la massa per sentirsi accettati e integrati è sbagliato e la società dovrebbe accettare chiunque così come è, lo stesso ovviamente vale per i locali, frequentati da persone di ogni sorta e protetti da buttafuori che dovrebbero svolgere delle mansioni ben più utili che rifiutare ragazze troppo vestite.