L’ex abate di Montecassino, Pietro Vittorelli, finisce a processo perché reo di aver fatto la bella vita con i soldi delle offerte dei fedeli. L’accusa è di appropriazione indebita. A processo, insieme a lui, il fratello Massimo, accusato di riciclaggio.
Pietro Vittorelli è stato abate di Montecassino, in provincia di Frosinone, in una delle abbazie più importanti d’Italia, fino al giugno 2013. Poi, a causa di problemi di salute, aveva lasciato il ruolo. Lo scandalo è scoppiato nel novembre 2015, quando si è scoperto che dalle casse del monastero fondato da San Benedetto mancavano 500.000 euro.
Secondo l’accusa, che in seguito gli ha sequestrato i beni, a impossessarsene era stato proprio Pietro Vittorelli. L’ex abate avrebbe dilapidato i soldi dei fedeli, destinati a opere di misericordia e a portare avanti la struttura, in lussi sfrenati e nell’acquisto di immobili.
Pietro Vittorelli, con la complicità del fratello, avrebbe acquistato quattro appartamenti, tra Roma e San Vittore. E non solo. Si sarebbe dato alla bella vita, con viaggi in tutto il mondo, da Rio de Janeiro a Londra. Con spese folli: per un soggiorno in un hotel di Londra aveva speso 7000 euro, per uno al Principe di Savoia di Milano 2000. Per non parlare delle cene a base di ostriche e champagne. Tutto a spese dei fedeli.