Il legame indissolubile che si crea tra gli uomini e i cani ogni volta ci sorprende, per i modi e i termini in cui questi rapporti si creano. Questa è la storia vera di Otto e di Mario.
Spiegarlo a chi non ha mai avuto un cagnolino come compagno di vita non è affatto facile. Come invece è talmente scontato, per chi possiede o ha posseduto un cane, raccontare questa storia e, commuovervi mentre la si legge.
Stiamo parlando di un bellissimo racconto di vita, che ha visto come protagonisti un uomo, Mario Paiotta, e il suo migliore amico, Otto, un bellissimo cagnone nero. Le loro strade si erano incrociate dodici anni fa, quando il signor Mario, durante una passeggiata nel greto del fiume della sua città, Senigallia, aveva visto una scatola ‘sospetta’ che galleggiava in acqua.
Avvicinandosi e guardando bene al suo interno, Mario vide che c’erano due piccoli cuccioli, che erano stati abbandonati al loro destino. Senza neanche pensarci un momento, l’uomo tirò a riva la scatola e prese i cagnolini con se. Uno lo diede in adoazione. E l’altro, che chiamò Otto (questo il suo nome) nel tempo diventarono amici inseparabili, e si vedevano sempre girare in città insieme, uniti da un amore infinito.
Dopo dodici anni però, Mario, all’età di 74 anni, ha lasciato questo mondo, e il suo Otto, per sempre. Il cane, senza il suo padrone vicino, è da subito stato inconsolabile, triste e senza alcuna voglia di mangiare.
E per questo motivo mercoledì scorso, quando si sono tenute le esequie di questo signore, in Chiesa è accaduto un fatto singolare. Insieme ai parenti ed agli amici di Mario, seduto accanto al suo feretro, vicino l’altare, c’era anche Otto.
I funerali, che si sono tenuti nella locale chiesa chiamata di Santa Maria della Neve, sono stati celebrati dal parroco Don Paolo Gasperini. Quando al sacerdote è stato chiesto se il cane poteva partecipare ai funerali del suo migliore amico, il permesso è stato subito accordato perché, secondo proprio le parole di Don Paolo: “In Chiesa possono entrare tutti”.
Ed così che Otto, intuendo di stare vicino al suo padrone, è rimasto in silenzio, accanto alla bara, tutto il tempo della messa funebre, senza mai disturbare la cerimonia.
I parenti ed i famigliari del Signor Paiotta, sono stati molto grati per il gesto di umanità del prete, e lo hanno ringraziato postando sui social delle foto in cui era presente Otto in chiesa, vicino al suo padrone.
Queste immagini in poco tempo hanno fatto il giro del web, e sono diventati così virali a tal punto che, qualcuno, ha provato a suggerire di scrivere un film su questa storia, che assomiglia tanto a quella di ‘Hachiko – Il tuo migliore amico’, la pellicola con protagonista Richard Gere, che trova un cucciolo e lo porta a casa sua.
I due diventano inseparabili, tanto che Hachiko accompagna il protagonista alla stazione per prendere il treno e andare a lavorare, e lo aspetta la sera quando torna. E, dopo che il padrone muore, il cane continua ad andare tutti i giorni alla stazione ad aspettarlo.
Questo film è stato tratto da una storia vera, ha avuto un successo mondiale, e ha commosso milioni di spettatori in tutto il pianeta. Una storia vera, di amore assoluto, come quella accaduta tra Mario e Otto. Chissà che un giorno qualcuno non la racconti al cinema.
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…
Il riscaldamento a pavimento è una delle soluzioni più moderne e apprezzate per il comfort…