Il 15 maggio l’Italia ha raggiunto l’Overshoot Day, data in cui è stato annunciato il termine di tutte le risorse naturali che il Pianeta ci offre in un anno.
Il 2022 è iniziato da 135 giorni. Non è passato neanche metà anno, eppure l’Italia si è ritrovata precocemente a secco di risorse e materie prime disponibili, tanto da dover cominciare ad utilizzare quelle dell’anno 2023, ritrovandosi di conseguenza con un “grosso debito” verso il Pianeta.
Lo dichiara il Global Footprint Network, un’organizzazione di beneficienza che si occupa della promozione di uno stile di vita più sostenibile. Si sta parlando del cosiddetto Earth Overshoot Day, tema che si affronterà anche in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente che quest’anno cade il 5 di giugno.
Ma cosa si intende quando si parla di Overshoot Day? Durante questa giornata (che cade una volta all’anno), si fa un quadro statistico generale delle risorse prodotte dal pianeta in 365 giorni, in confronto al consumo della popolazione.
Le statistiche di consumo in Italia e nel mondo
Non è la prima volta che la popolazione italiana si trova nel bel mezzo di una crisi ecologica, ma il 2022 si sta rivelando un anno particolarmente tragico su tutti i fronti, in quanto avremmo esaurito tutto ciò che il Pianeta Terra riesce a rigenerare nell’arco di 12 mesi.
Secondo le stime avremmo bisogno di più di 5 Italie per sostenere lo stile di vita attuale, dunque una somma non proprio rassicurante. Di conseguenza abbiamo superato di gran lunga il limite standard dei benefici in possesso.
A livello globale invece, ci serverebbero ben 2,7 pianeti in proporzione a quanto attualmente si consuma. In testa alla lista dell’Overshoot Day c’è il Qatar, che ha terminato le risorse già il 10 febbraio, seguito dal Canada, gli Stati Uniti e gli Emirati Arabi. Dall’altro lato, i paesi più “eco-friendly” sarebbero la Jamaica, l’Ecuador, Cuba, l’Iraq e l’Indonesia.
Cosa fare per aiutare il Pianeta
Ridurre il nostro impatto sul Pianeta è ancora possibile, avvalendosi però di alcuni accorgimenti da non sottovalutare prima che sia troppo tardi. Ad esempio, si dovrebbe imparare ad usufruire di energie rinnovabili. Oppure acquistare prodotti con confezione al 100% riciclabile, evitare la plastica e anche limitare la consumazione di alimenti lavorati sfruttando risorse ed energia non necessari.
Un impegno universale aumenterebbe di gran lunga la probabilità di vita nel mondo, così da non dover essere costretti a ricorrere ad un sovraconsumo di fonti che Madre Natura ci mette a disposizione.