Il 26 agosto il Ministero dell’Università e della Ricerca ha emanato il decreto con il quale si dà il via libera ad uno stanziamento da investire nella costruzione di nuovi alloggi universitari in tutta Italia.
Si parla di 300 milioni di Euro provenienti dai fondi europei del P.N.R.R., il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che il MIUR concederà per l’implementazione degli alloggi destinati agli studenti universitari fuorisede.
È stato pubblicato in data odierna il decreto, promulgato il 26 agosto dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR), che offre la possibilità agli enti regionali e provinciali richiedenti e opportunamente vagliati nella proposta, di attingere ad un fondo di 300 milioni di Euro messo a disposizione dalle sovvenzioni e prestiti ottenuti dall’Italia nell’ambito del piano di finanziamento per la ripresa dalla crisi innescata dalla pandemia da Covid-19 promosso e foraggiato dall’Unione Europea.
Secondo quanto riportato dal documento ministeriale, gli organi territoriali avranno un mese, fino al 29 settembre, per presentare domanda di sussidio, la quale si esplica in un cofinanziamento statale e comunitario, vista la natura europea dei soldi del P.N.R.R., di un massimo di 40 mila Euro a posto letto.
La reale entità dello stanziamento emergerà quale rapporto tra il totale pecuniario richiesto dall’intervento edilizio-abitativo nel suo complesso ed i posti letto che tale iniziativa dovrebbe produrre e garantire agli studenti.
Come detto, a poter accedere al finanziamento da 300 milioni saranno direttamente gli organi dell’amministrazione territoriale italiana, ossia regioni e province, mediante specifiche richieste di cofinanziamento da depositare direttamente al Ministero per l’istruzione universitaria e la ricerca.
Il sussidio destinato agli alloggi universitari (che potrà essere di un massimo di 40.000€ a posto letto) riguarderà gli immobili acquistati o presi in locazione a lungo termine.
Inoltre questi ultimi dovranno rispondere anche alle politiche ambientali del Green Deal europeo, cosa che richiederà l’adeguamento di quelle strutture energeticamente ed ecologicamente impattanti, al fine di proseguire nel cammino UE di neutralità dalle emissioni entro il 2050.
Anche questa misura, come molte altre del P.N.R.R., viene proposta anche al fine di ridurre il gap tra regioni del Nord e del Sud Italia, favorendo i progetti e le richieste proveniente dal Meridione, purtroppo spesso penalizzato ed arretrato in alcuni ambiti dei servizi statali rivolti al cittadino.
In conseguenza di ciò, il 40% dei fondi complessivi si vorrebbe fossero destinati ad aziende appaltatrici che operano (e hanno sede legale) nel Sud della Penisola.
Le domande depositate al MIUR saranno vagliate da un’apposita commissione ministeriale e i beneficiari dovranno aver terminato costruzione, acquisto, ammodernamento e assegnazione dei posti letto entro il 20 dicembre 2022, fondandosi nella distribuzione degli alloggi sulle graduatorie emesse dagli organi competenti, privilegiando studenti meritevoli ed economicamente svantaggiati.
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