Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini ha proposto la pace fiscale che riguarderà i debiti di importo inferiore ai 30.000 euro per i quali si ricorre al meccanismo del “saldo e stralcio”.
Ciò implica che il debitore pagherà una percentuale del debito con l’Agenzia delle Entrate e la posizione debitoria scomparirà per sempre. Salvini è sempre più deciso e non cede sulla pace fiscale, ma propone una sort di saldo e di stralcio per i debiti di importo inferiore ai 30.000 euro. Nel caso in cui venisse pagata una percentuale dell’obbligazione con il Fisco la posizione debitoria scomparirebbe. Si tratta di una possibilità che affianca la rottamazione delle cartelle esattoriali, che prevede il pagamento di tutto il debito, ad eccezione degli interessi e delle sanzioni.
Matteo Salvini propone il pagamento del saldo e stralcio per fare la pace con il Fisco. Tutti i contribuenti che hanno un debito di importo inferiore ai 30.000 euro possono vedersi cancellata l’obbligazione con il meccanismo del “saldo e stralcio”. Come funziona esattamente? Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è spiegato il funzionamento del saldo e stralcio, che è stato varato dal governo Conte e riguardava sono una determinata categoria di persone fisiche e solo determinate tipologie di debiti.
La misura prevede la riduzione degli importi dovuti, ma anche l’azzeramento degli interessi di mora e delle sanzioni. Tale tregua fiscale vale solamente per le persone fisiche che si trovano in gravi difficoltà economiche ovvero con ISEE inferiore ai 20.000 euro. A questa platea si aggiungono le persone fisiche per le quali alla data di presentazione dell’adesione risultava già aperta una procedura di liquidazione. La proposta di Salvini non ha ancora chiarito se tali limitazioni saranno mantenute oppure si allargherà la platea di contribuenti/debitori.
Salvini sottolinea e ribadisce che uno dei punti fondamentali del programma elettorale del centrodestra è proporre un
“fisco equo ed amico”.
Replicare il meccanismo del “saldo e stralcio” proposto dal governo Conte sarebbe una proposta di “buonsenso” per aiutare i debitori ad onorare le obbligazioni tributarie pendenti con il Fisco. La finalità è quella di aiutare chi non è riuscito a pagare le tasse e consentire anche allo Stato di raccogliere i soldi e rimpinguare i conti pubblici. Secondo i dati dell’amministrazione tributaria, le prime tre rottamazioni ed il meccanismo del saldo e stralcio hanno consentito di diminuire di 30 miliardi l’ammontare del “non riscosso”.
La proposta di Salvini riguarderà le obbligazioni di importo inferiore ai 30.000 euro ed il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è intenzionato a replicare il meccanismo del “saldo e stralcio” proposto da Conte. Questo meccanismo è contestuale alla rottamazione delle cartelle esattoriali, che prevede il pagamento di tutte le obbligazioni tributarie, ad eccezione degli interessi e delle sanzioni. Il nuovo meccanismo che il Vicepremier mira ad introdurre potrebbe arrivare con la nuova Legge di Bilancio.
La Lega e tutto il centrodestra ha mantenuto la sua posizione
“quella contenuta nel programma elettorale che gli italiani hanno votato il 25 settembre, che fa espresso riferimento alla pace fiscale”.
La finalità è ridurre la pressione fiscale e privilegiare i redditi medio-bassi. Insomma, Salvini punta ad instaurare un nuovo rapporto tra contribuente e Stato.
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