Il trapianto del rene come una soluzione per Giorgio Medici, dopo che nel 2020 era stata diagnosticata all’amico una malattia renale. Il gesto dell’amico d’infanzia di Renato Bisello
Due amici d’infanzia legati per sempre. Renato Bisello ha voluto donare un rene all’amico Giorgio Medici, dopo che a quest’ultimo era stata diagnosticata una grave malattia. Adesso i due si godono la vita, e raccontano la loro storia per sensibilizzare sulle donazioni.
69enne dona un rene all’amico d’infanzia: “Adesso ci godiamo la vita”
Adesso saranno legati per sempre Renato e Giorgio. La storia dei due amici, che entrambi hanno deciso di raccontare ai media e al pubblico, volta a sottolineare l’importanza delle donazioni degli organi.
I due, amici d’infanzia, sono cresciuti insieme a Padova, tra un calcio al pallone nelle periferie della città, negli anni ’50. Da quella via Raffaello Sanzio a Padova Renato Bisello e Giorgio Medici però sono rimasti in contatti fin dopo gli studi e dopo essersi costruiti una famiglia.
Uno in Olanda, a Rotterdam, proprio Giorgio, trasferitosi in gioventù. Nonostante questo però i rapporti non sono mai stati tagliati con lo storico amico Renato.
Due anni fa per Giorgio era arrivata la notizia della diagnosi di una grave malattia renale, che come unica soluzione di guarigione aveva previsto il trapianto di reni.
Renato, una volta accertatosi della compatibilità, pare non ci abbia pensato più di un secondo nel prestarsi alla donazione.
L’amico ha deciso immediatamente di donare un rene a Giorgio, e nel 2021 alla clinica di trapianti di Rotterdam, gli era stato asportato il rene sano per il trapianto all’amico. Giorgio era stato dimesso dopo una settimana, mentre per Renato sono serviti tre giorni di ospedalizzazione.
Dona il rene all’amico: “Emozioni difficili da spiegare”
Un’operazione delicata, considerando i possibili rischi – seppur minimi visti gli studi complessi nella scelta del donatore. Sottoporsi a un’operazione di questo tipo non è certo un atto banale, ma Renato non ci ha pensato due volte.
Una storia di vita con un lieto fine, che pone l’accento sull’importantissimo tema delle donazioni di organi, fondamentali e che come in questo caso hanno contribuito a salvare una vita.
Renato, 69 anni, si è sottoposto all’operazione a Rotterdam il 17 ottobre del 2021, ma solo ora i due hanno voluto raccontare la loro storia, proprio per sensibilizzare sull’argomento. I due hanno raccontato al Gazzettino di voler continuare a godersi la vita insieme, in amicizia, con le loro rispettive famiglie e figli.
Non smetteranno certo di frequentarsi, a maggior ragione dopo il gesto di Renato, che durante le vacanze estive ha potuto incontrare Giorgio e tutta la famiglia. Un’amicizia che giurerà per sempre, assicura Giorgio durante l’intervista: “Emozioni difficile da descrivere a parole”.