A Padova un uomo di 55 anni ha violato il divieto di avvicinamento nei confronti della ex, a quel punto la donna ha chiamato i carabinieri. Il 55enne, all’arrivo dei militari, ha investito uno di loro, per poi essere sparato dal collega.
Attualmente il militare è ricoverato in ospedale in gravissime condizioni, mentre l’uomo di 55 anni è morto poco dopo lo sparo.
Lo stalker, dopo aver investito il carabiniere, è uscito dall’auto con un coltello.
Stalker investe un carabiniere a Padova e poi viene sparato
A Padova un uomo di 55 anni ha violato il divieto di avvicinamento, imposto dal giudice, nei confronti della ex ragazza, presentandosi sotto casa sua.
A quel punto, la donna ha avvertito i carabinieri, i quali si sono precipitati sul posto. I militari hanno, dunque, identificato l’uomo, invitandolo ad andarsene.
Il 55enne ha però reagito molto male alla richiesta dei due militari, decidendo di investire uno di loro con la sua auto.
Subito dopo, inoltre, l’uomo sarebbe uscito dalla sua auto con un coltello in mano, minacciando i due carabinieri.
A quel punto, il collega del militare investito gli avrebbe intimato di posare l’arma, senza ricevere alcun riscontro. Ed è stato proprio in quel momento che il carabiniere ha premuto il grilletto, sparando ben 4 colpi e uccidendo il 55enne.
Il carabiniere investito attualmente si trova ricoverato in condizioni gravi all’ospedale.
La vicenda è avvenuta in via Castelfidardo, nel quartiere Sacra Famiglia.
La violenza sulle donne in Italia
Il fenomeno della violenza sulle donne è purtroppo ancora troppo diffuso all’interno del nostro paese. I numeri di donne che hanno subito o subiscono violenze sono ancora troppo elevati.
Secondo i dati Istat circa il 31,5% delle donne italiane hanno subito violenze nel corso della loro vita. Nella maggior parte dei casi, le violenze sono commesse da un compagno e da un ex oppure da familiari e amici. Inoltre, circa il 62,7% degli stupri vengono attuati da compagni o ex compagni.
Il fenomeno della violenza di genere è molto complesso da gestire e soprattutto da abbattere. Questo perché è frutto di una mentalità patriarcale e maschilista radicata all’interno della società, che vede le donne come oggetti e strumenti da poter utilizzare.
Fatto sta, che, oltre ad una maggiore sensibilizzazione collettiva, le misure da adottare per eliminare il problema consistono nell’aumento delle sanzioni in caso di violenza. Inoltre, è necessario dotare le donne di strumenti facili e accessibili per denunciare e che garantiscano metodi di aiuto e supporto efficaci.