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Migliaia di fedeli hanno salutato l’arrivo della teca con le spoglie di San Pio alla Basilica di San Lorenzo fuori le Mura a Roma. Tra gli Ave Maria intonati dai presenti, ad un certo punto si è fatto largo qualche gridolino di paura, e si è pure temuto per la sorte dei resti mortali del tanto amato Padre Pio da Pietrelcina, visto che, durante il trasporto, la teca di cristallo che ospita la salma del santo ha rischiato di cadere e frantumarsi in tanti pezzi.
Le spoglie di San Pio sono giunte a Roma tra gli applausi dei fedeli in attesa. La teca di cristallo che ospita Padre Pio è stata poi trasportata a spalla da alcuni frati all’interno della chiesa, ed è stato quello il momento più ‘pericoloso’ per i resti mortali di Padre Pio, dato che, come documentato da alcuni filmati, nell’alzare la teca c’è stato uno scossone di troppo che ha fatto barcollare l’involucro dal prezioso contenuto. Che sia stato un presagio?
Povero Santo Pio, c’è chi teme che non possa stare tranquillo manco da morto. Lo hanno costretto a lasciare la Basilica a lui intitolata a San Giovanni Rotondo per recarsi a Roma, in un tour che lo ha visto entrare nella Basilica di San Lorenzo al Verano, per poi essere trasportato nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Tutto in nome del Giubileo straordinario della misericordia tanto voluto dal ‘rivoluzionario’ Papa Francesco, che si sta tenendo in una città allo sbando politicamente, che dopo il decadimento dell’ex sindaco Ignazio Marino ha visto l’ex prefetto Francesco Paolo Tronca prendere il potere per accompagnare la Capitale italiana verso le nuove elezioni amministrative.
Intanto i romani in piazza hanno reagito con emozione e trasporto: “E’ un emozione grandissima, i romani sono tutti contenti del regalo che abbiamo ricevuto” ha detto commossa una ragazza tra gli applausi della folla, mentre molti abitanti di San Giovanni Rotondo hanno espresso disappunto per lo spostamento del corpo di Padre Pio. ”Per esaltare il Giubileo non c’è bisogno di avere il corpo di Padre Pio. Non è il santo che va in pellegrinaggio, ma sono gli altri che vanno in pellegrinaggio dal santo”, dice qualcuno. ”La sensazione è che ci mancherà qualcosa in questi giorni” dice qualche altro.
Ma al marketing non si comanda, e se il Vaticano ha optato per questa mossa, ci saranno senza dubbio delle buone motivazioni, una fra tutte l’enorme popolarità di cui gode San Pio, alias Francesco Forgione. In fondo, che importanza ha se quella stessa Chiesa che non l’ha mai creduto quando era vivo, ora usa per i suoi scopi il corpo morto dell’uomo dalle misteriose stigmate proprio come fosse una autentica e santa reliquia venerabilissima? Rammentiamo che – ai tempi – le ferite di Padre Pio furono classificate come ”determinate artificialmente o volontariamente” e che provocarono il decreto ufficiale di sconfessione di Padre Pio da parte del Sant’Uffizio, tuttora non revocato, nonostante la dichiarazione di santità del 16 giugno 2002.
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