Un uomo di 56 anni è stato arrestato a Milano per violenza sessuale aggravata sulla figlia, una violenza consumata fra le mura domestiche che è durata per ben 12 anni, da quando la bambina aveva otto anni fino a quando ne ha compiuti 20. Ad essere fermato, dopo la denuncia della ragazza, è stato un tassista italiano che lavorava soprattutto di notte.
Dopo la denuncia della ragazza agli agenti del commissariato di polizia di Porta Genova è scattata l’indagine culminata con l’arresto dell’uomo accusato di aver abusato di sua figlia dagli 8 fino a 20 anni. Nessun abuso invece sarebbe stato effettuato ai danni dell’altro figlio. La vittima degli abusi, completamente manipolata dal padre fin da tenera età, al momento si trova in una comunità protetta.
Il dirigente del commissariato, Ottavio Aragona, si è soffermato per tracciare un profilo dell’orco, che è stato descritto come borderline. In famiglia non c’era la mamma della ragazza: ”La moglie ha abbandonato la casa quando la figlia aveva 7 anni e da allora è in un centro di cura psichica. Da quel momento l’uomo ha sostituito la sua figura con la ragazzina, manipolandola al punto da farle credere che questo comportamento era normale nelle famiglie disagiate. Le diceva che aveva difficoltà a relazionarsi con altre donne e che non aveva abbastanza soldi per pagare una prostituta. Dai 14 anni ha iniziato a pagare la figlia 3 euro per ogni prestazione sessuale”.
A far scattare nella ragazzina la necessità di denunciare sono state le minacce dell’uomo di fare del male alle persone a lei vicine, dopo aver scoperto che la ragazza si era confidata con amici e professori a scuola: ”Il rischio per gli amici ha fatto scattare la rivalsa della ragazza – spiega il poliziotto – Il padre ha tentato in ogni modo di farle ritirare la denuncia e l’ha denunciata a sua volta dicendo che era una pessima figlia disinteressata alle faccende domestiche”.
Nonostante la famiglia fosse seguita dagli assistenti sociali, le segnalazioni prodotte al tribunale dei minori si erano limitate al disagio emotivo, alle condizioni igieniche dell’appartamento giudicate pessime e alla personalità borderline del padre, ma nessuno aveva mai sospettato anni di abusi sulla ragazza.
L’assessore regionale alla Sicurezza, Simona Bordonali ha dichiarato di essere a favore della castrazione chimica: ”Anche in Italia bisogna introdurre la castrazione chimica per pedofili e stupratori, già realtà in diversi Paesi civili, sia in Europa che nel resto del mondo. Non si può più attendere. Stupri e atti di pedofilia sono crimini insopportabili. Chi li commette deve essere messo nelle condizioni di non poterlo più fare”.
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