Pagamenti col bancomat, emendamento PD: sì alla soglia sotto i 5 euro

Pagamento con il Pos

Pagare il caffè al bar con il bancomat o il giornale in edicola con la carta di credito potrebbe essere possibile. L’emendamento del PD alla Legge di Stabilità fatto in Commissione Bilancio della Camera a firma di Sergio Boccadutri vuole abbassare la soglia dei pagamenti elettronici, portandola sotto i 5 euro. La norma, se accettata, porterebbe alla cancellazione del tetto dei 30 euro sotto il quale i commercianti possono rifiutarsi di accettare bancomat e carte di credito, andando ad abbassare le commissioni interbancarie dello 0,25% del valore dell’operazione con carta di credito e dello 0,15% con bancomat. Lo scopo è duplice: favorire i pagamenti elettronici e superare le difficoltà dei piccoli commercianti.

Si continua a lavorare in questo senso all’interno della Commissione Bilancio. Il 30 giugno era stato fissato il tetto di 30 euro per i pagamenti digitali. Anche se lo scorso anno ha visto un aumento del 20% per i Pos in circolazione, con costi che variano da 25 a 180 euro annuali per chi lo installa, non tutti si erano adeguati.

Le associazioni di categoria lamentavano le difficoltà per alcuni commercianti come edicolanti, tabaccai, ambulanti e benzinai e l’uso di bancomat e carta di credito non ha avuto l’impennata che si aspettava il governo: l’uso degli strumenti digitali permette infatti non solo di aumentare i consumi, ma soprattutto di tracciare i pagamenti in modo più sicuro, rapido ed efficiente.

Da qui la proposta di Boccadutri: abbassare la soglia sotto i 5 euro e diminuire le commissioni interbancarie per gli esercenti. “Per i pagamenti d’importo contenuto” relativi a operazioni “il cui importo è inferiore a cinque euro” il costo di servizio “non può essere superiore ai costi che lo stesso beneficiario avrebbe sostenuto per l’accettazione di analoghi pagamenti in contanti”, si legge nella proposta.

Altro capitolo delicato è quello delle sanzioni che, secondo l’emendamento, sarebbero a carico della Banca d’Italia che vigilerebbe sulle commissioni e dovrebbe contrastare tentativi di eludere la norma; viene previsto anche un tavolo di concertazione tra le parti, per “assicurare trasparenza, chiarezza e riduzione dei costi”.

Se dunque, da una parte il PD ha alzato il tetto dei contanti a 3mila euro per incentivare i consumi (scatenando non poche proteste), dall’altra mira a favorire gli strumenti elettronici di pagamento. “Vogliamo che i cittadini siano liberi di scegliere come pagare, in qualunque situazione”, ha spiegato Boccadutri. “Oggi la spinta all’utilizzo della carta di credito è visto solo in un’ottica di lotta all’evasione fiscale, in realtà sarebbe in grado di attivare tante economie di scale facendo risparmiare tutti”.

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