Il pagamento contactless quanto è diffuso in Italia? Di certo si parla di uno strumento di pagamento innovativo, che trova il suo punto di forza nel fatto che le carte di pagamento utilizzate consentono di effettuare le transazioni in modo semplice e veloce rispetto alle possibilità offerte dalle carte tradizionali. Il tutto avviene “senza contatto”. Con le carte di credito contactless non occorre inserire la carta in un terminale, perché basta semplicemente avvicinarla ad un lettore.
Tutto ciò è possibile perché al loro interno le carte di credito contactless (ecco cosa sono e come funzionano) contengono un circuito a radiofrequenza, chiamato RFID: è questo che permette la trasmissione dei dati senza il contatto fisico.
La diffusione in Italia
Già un anno fa gli esperti prevedevano che il mercato globale relativo al settore si sarebbe espanso di più del 50%. Secondo le stime effettuate da Juniper Research, nel 2014 si sono utilizzate in tutto il mondo 249 milioni di carte per effettuare pagamenti contactless. Questi dati trovavano un loro corrispettivo anche nell’incremento del volume di spesa, cresciuto in poco tempo di 4 volte rispetto a quello che era successo nello stesso periodo del 2013.
Questa crescita è stata dovuta anche all’impegno che i vari circuiti hanno mostrato nel rendere l’accettazione dei pagamenti contactless un punto di riferimento presso molti esercenti abilitati. Lo stesso si può dire per la disponibilità mostrata nella produzione di smartphone abilitati all’NFC. Esistono anche molte app Android e iPhone per pagare con lo smartphone in modo semplice e veloce. Dispositivi abilitati, istituti finanziari, esercenti e utenti dimostrano un entusiasmo sempre più vasto verso questa modalità di pagamento, anche nel nostro Paese. Uno strumento in più che può essere utile per contrastare l’evasione fiscale.
L’espansione in Europa
Se guardiamo poi ai dati europei, ci accorgiamo che il fenomeno è veramente in espansione. Ad esempio, proprio in riferimento all’Europa, Visa ha dichiarato che sono 80,6 milioni le sue carte contactless in circolazione. L’aumento, rispetto al 2012, può essere calcolato nella misura del 158%. Nello specifico in Gran Bretagna, dai 25 milioni di acquisti nel 2012 si è passati l’anno seguente a 94,3 milioni, per un totale di 618 milioni di sterline. Sempre più catene sono dotate di terminali contactless (+200%).
Proprio in base al numero degli acquisti, si può fare una classifica dei Paesi con un utilizzo più estensivo dei pagamenti contactless (secondo i dati Visa). Al primo posto la Polonia con 158.7 milioni di acquisti, al secondo la Gran Bretagna con 94.3 milioni. Poi Repubblica Ceca (30.6 milioni), Slovacchia (23.1 milioni) e Spagna (17.5 milioni di acquisti).
Le carte attive in Italia
La zona d’Italia più vivace si è dimostrata la provincia di Milano. In particolare è attivo un progetto che prevede l’implementazione di postazioni pos presso i commercianti. Si danno da fare anche gli istituti di credito regionali e nazionali, che stanno diffondendo presso i loro clienti le nuove carte (ecco quali carte di pagamento contactless esistono in Italia). Si calcola che l’infrastruttura contactless sia cresciuta nel 2014: una carta su 8 è contactless e 1,2 milioni sono le carte attive, una cifra in espansione, se pensiamo che è pari al 10% del totale.
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