La Serie A 2014/15 è finito e siamo pronti con le pagelle finali con tutti i voti meritati dalle squadre che si sono impegnate nel massimo campionato italiano. Iniziamo ovviamente dalla Juventus che si conferma campione per la quarta volta di fila e ora può cullare il sogno del triplete avendo vinto anche la Coppa Italia e essendo in finale di Champions League contro il Barcellona. Il voto 9.5 è più che meritato e non è 10 in quanto riferito al campionato più che alla stagione, con alcune piccole e innocue sbavature come la sconfitta a Genoa, soprattutto quella di Parma e il derby al Torino.
La Roma si merita un 7.5, certo è arrivata seconda, ma per un soffio vista la rimonta pazzesca della Lazio. Ha perso troppe partite ed è uscita peraltro troppo presto dalle competizioni internazionali. Gli infortuni sono una parziale motivazione, ma ci si aspettava qualcosa di più che una semplice difesa strenua del secondo posto.
Lazio autrice di un’eccellente stagione, 8.5 per i biancocelesti che non erano certo partiti col favore del pronostico per la qualificazione in Champions League e invece ecco il pass staccato all’ultima giornata battendo i rivali diretti del Napoli.
Fiorentina quarta forza del campionato col sorpasso proprio all’ultima giornata sul Napoli sconfitto dalla Lazio. Montella può dirsi soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi, peraltro ha giocato senza Rossi e pure senza Gomez per buona parte della stagione, ma ha trovato un super Salah e un sempre ottimo Joaquin. Voto 8.
Napoli sotto le aspettative, 6.5 per i partenopei che arrivano addirittura quinti dopo aver perso la Champions già dai preliminari e aver fallito la finale di Europa League. Seconda metà di stagione in campionato sotto tono e Benitez prossimo all’addio.
Genoa arrembante nella seconda parte di stagione supera i cugini della Samp e si qualifica all’Europa League – anche se verosimilmente non ci giocherà – arrivando sesta. Se il campionato fosse durato ancora un paio di giornate chissà dove sarebbe arrivata? Certo, perde l’ultima col Sassuolo. Voto 7.5.
Una Sampdoria a due facce con una prima parte di campionato da 8 e la seconda da 6 che restituisce una media del 7 comunque buona anche se si sgonfia un po’ troppo nelle ultime giornate.
L’Inter si riprende nel finale di campionato dopo un debutto horror e termina a un passo dalla conquista del pass per l’Europa League, che comunque non avrebbe meritato. Da applausi solo la stagione di Icardi co-capocannoniere. Voto 5.5.
Il Torino conduce un campionato solido e costante, partendo forse un po’ in sordina e poi rimanendo un’avversaria ostica per qualsiasi squadra, capolista compresa che infatti viene sconfitta nella stracittadina. Avrebbe meritato l’Europa League, cuore granata. Voto 7.5.
Milan autore di uno dei peggiori campionati della sua storia, ogni altra aggiunta sarebbe superflua. Voto 4.
Il Palermo si salva presto dalla retrocessione e naviga in acque tranquille per il resto della stagione togliendosi anche qualche sfizio compreso l’ultimo andando a battere la Roma all’Olimpico. Dybala fenomeno sarà bianconero. Voto 7.
Vale lo stesso discorso per il Sassuolo, che forse avrebbe potuto mettere in cassaforte la permanenza in A anche prima visto il talento del suo attacco. Ad ogni modo una salvezza che vale oro. Voto 6.5.
Stagione deludente per l’Hellas Verona che può solo sorridere per il titolo di capocannoniere dell’immenso Luca Toni. Ci si aspettava di più dagli scaligeri, voto 5.
Il Chievo Verona ha prodotto probabilmente il gioco meno spettacolare della Serie A, ogni match una trincea, però la Serie A rimane. Voto 6.
La classifica dell’Empoli non rispecchia la qualità e l’agonismo di una squadra che meritava una posizione migliore. Anche nelle sconfitte i toscani hanno dimostrato carattere e ottime individualità. Voto 7.
Disastroso campionato dell’Udinese che è stata salvata da Di Natale, ma come si farà senza di lui? Voto 4.5.
Atalanta salva per un respiro col Cagliari a poca distanza. 5.
Cagliari retrocesso ed è un gran peccato, ma con il gioco prodotto quest’anno non si sarebbe andato molto lontano e la danza degli allenatori non ha aiutato. Voto 4.
Il Cesena, infine, va in Serie B e non si merita un voto troppo basso (5) perché non poteva fare molto di più.
Il Parma non può avere voto perché non ha giocato come avrebbe potuto. Retrocede falcidiata da una situazione societaria da brividi, ma i risultati di buona parte delle partite non corrispondono ai veri valori in campo. Lo dimostra la vittoria della Juve, quasi come un serial killer che lascia indizi sulla propria colpevolezza.
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