Pakistan, una 22enne è stata bruciata viva dal cugino a cui era stata promessa in sposa pochi mesi fa. L’aver esternato il suo dissenso a quel legame non voluto pochi giorni prima delle nozze l’ha condotta alla straziante morte.
Un altro episodio di violenza sulle donne. Questa volta si parla del Pakistan ma anche qui, come in Iran, le donne non hanno potere decisionale e il dissenso è considerato un reato. Il modo di vivere pakistano è ancora profondamente legato al patriarcato e, nonostante alcuni miglioramenti, rimane una delle nazioni più pericolose per l’incolumità femminile.
In Pakistan, a Lahore, una ragazza di 22 anni è stata bruciata viva dal cugino e da due suoi amici. La famiglia aveva promesso in sposa la giovane Kiran al cugino alcuni mesi fa contro la volontà della ragazza.
Lei è stata in silenzio fino a qualche giorno fa, fino a quando non si è opposta a questo matrimonio forzato ma è stato ciò che l’ha condotta a morte.
La reazione del fidanzato è stata quella di andare a casa di Kiran, cospargerla di benzina con l’aiuto di due suoi amici e darle fuoco. Il cugino ha bruciato viva Kiran dopo il rifiuto e nonostante sia stata portata in ospedale per lei non c’è stato nulla da fare. Le ustioni riportate sul corpo non hanno lasciato scampo alla giovane che è deceduta per le gravi ferite riportate.
I tre uomini che hanno compiuto il delitto sono stati tratti in arresto e ora si trovano in carcere.
Il Pakistan è uno dei Paesi più pericolosi al mondo per le donne e nonostante alcune cose negli ultimi anni accennino ad un lieve cambiamento, la situazione è disperata e incentrata sulle leggi della sharia.
Si tratta di regole, suggerimenti e divieti dettati dalla legge di dio sul comportamento e la morale da tenere e sono punite con punizioni corporali fino al delitto d’onore. L’equivalente delle leggi morali dell’Iran discusse in questi ultimi tempi e la polizia sembra non vedere troppo.
Il delitto d’onore è stato dichiarato reato nel 2016 dopo anni di femminicidi ma, come abbiamo potuto vedere dal delitto di Kiran, è ancora molto in uso soprattutto nelle zone rurali. Sono ancora ampiamente diffusi i matrimoni infantili, nonostante la legge internazionale non consenta di redigere un certificato di matrimonio per i minori di 16 anni.
I soprusi sulle donne in Pakistan sono all’ordine del giorno, così come gli stupri e gli omicidi. Anche se è stata introdotta qualche legge a favore delle donne non viene rispettata perché le donne nella cultura pakistana non hanno peso.
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