L’ex premier del Pakistan Imran Khan è stato sorpreso da un attacco a Wazirabad durante una tappa della marcia che ha organizzato per chiedere le elezioni anticipate.
Si tratta di un tentato omicidio in piena regola nei confronti di Khan, che è rimasto ferito a un piede durante l’attacco. Le forze dell’ordine ordine hanno poi arrestato l’autore del folle gesto e soccorso chi è rimasto ferito nell’accaduto. Il bilancio del tentato omicidio è di un morto e almeno otto feriti.
Pakistan, tentato omicidio all’ex premier Khan
Durante la marcia, che ha lui stesso organizzato verso Islamabad e più precisamente nella tappa a Wazirabad, l’ex premier Khan è stato sorpreso da un attentato. Un uomo armato di Kalašnikov AK-47 ha tentato di uccidere il politico.
Un attacco che mirava a uccidere e nel mirino c’era solo Khan. I presenti hanno filmato i concitati momenti dell’aggressione e il caos che si è generato al comizio politico. L’attentatore ha sparato tentando di ammazzare il leader e nel farlo ha perso la vita una persona e almeno otto sono rimaste ferite. Khan è stato colpito al piede ripetutamente ma è riuscito a salvarsi.
Uno dei suoi più stretti collaboratori Raoof Hasan ha dichiarato: “Imran Khan è stato ferito a un piede. È in condizioni stabili”. Le sue condizioni, quindi, sono buone e dopo la sparatoria si è diretto lui stesso verso l’auto dei soccorritori. L’uomo che ha compiuto questo gesto è stato sentito dalle autorità e ha dichiarato che non aveva intenzione di sparare a nessun altro né tantomeno di ferire i manifestanti.
Ucciso l’aggressore del tentato omicidio all’ex premier pakistano
Il Pakistan sta vivendo ore difficili dopo il tentato omicidio all’ex premier Khan. Proprio lui ha indetto ormai da giorni una grande marcia che ha come meta Islamabad.
Lo scopo di questa marcia era quella di chiedere le elezioni anticipate e le tappe organizzate nelle varie città lungo il percorso hanno lo scopo di acquisire consensi. Khan è stato costretto a lasciare il comando del paese la scorsa primavera a seguito della sopravvenuta sfiducia al governo.
È diventato premier nel 2018 con il partito nazionalista e populista Movimento per la Giustizia del Pakistan (Pti) ma è stato sfiduciato ad aprile a seguito di una crisi pesantissima.
Ma non solo dato, che pochi giorni fa la commissione elettorale pakistana lo ha estromesso anche dai pubblici uffici. La motivazione ufficiale è che l’ex premier ha ricevuto doni esteri che non ha poi dichiarato.
Questo secondo Khan è un accanimento e sta muovendo i suoi sostenitori per ribaltare la posizione politica attuale del Pakistan. L’attentato che ha subito quest’oggi è stato condannato anche dall’attuale premier.
Il sospettato, fermato dalla polizia, ha confessato che il suo intento era di eliminare Khan perché mente alla popolazione e la inganna. I media locali riferiscono che l’uomo è stato ucciso in seguito dalle forze militari.
Si tratterebbe di un singolo individuo e non di un gruppo organizzato. Si tratta però di un’azione premeditata dato che l’aggressore seguiva da tempo Kahn e attendeva il momento giusto.
Dopo l’accaduto il Pakistan è in rivolta e sono state organizzate manifestazioni a sostegno di Khan e la situazione è davvero tesa.