L’ex capo di Stato del Pakistan Pervez Musharraf, 79 anni, è mancato domenica dopo una battaglia Durata molto tempo contro una malattia rara e ancora poco curabile ovvero contro l’amiloidosi.
Reuters ha avuto modo di verificare la notizia della morte del politico che è stata confermata da Siraj, portavoce del consolato pakistano a Dubai e dell’ambasciata ad Abu Dhabi, Il quale ha confermato affermando: “Posso confermare che è morto questa mattina”.
Il portale Geo News ha riferito che lunedì verrà organizzato un volo tramite un jet speciale per Dubai che riporterà il corpo di Musharraf In Pakistan, per effettuare la successiva sepoltura.
Dopo la diffusione della notizia della morte dell’ex capo di Stato sono arrivate moltissime manifestazioni di cordoglio interno dell’ambito politico pakistano, ma come spesso accade emergono anche critiche e risentimento. Ma nonostante le accuse legali a suo carico l’ex presidente ha sempre avuto un posto speciale all’interno del Paese.
L’ex presidente Musharraf si trovava all’estero per curare la malattia, che lo aveva colpito cinque anni fa, in un rapporto emesso da Khaleej Times ha spiegato che il consolato generale del Pakistan a Dubai ha rilasciato un certificato di non obiezione o anche chiamato Noc, in quanto la famiglia ha richiesto immediatamente che il corpo venga rimpatriato e pertanto avanzato subito la domanda.
Il console generale Hassan Afzal Khanha specificato che: “Siamo in contatto con la famiglia e il consolato faciliterà in ogni modo possibile, il consolato ha rilasciato il certificato di non obiezione”.
Le condoglianze, emerse anche tramite i social media, sono state numerose e riportano ovviamente commenti e pensieri per la famiglia ma anche per lo stesso generale Musharraf che, seppur anche molto contestato, è stato però molto tempo al comando del Pakistan.
In una nota rilasciata appena emersa la notizia della scomparsa dell’ex presidente l’Inter-Services Public Relations (ISPR) ha riferito che il presidente del Comitato dei capi di stato maggiore congiunto, il generale Sahir Shamshad, così come i capi dei servizi hanno espresso le loro più sentite condoglianze e la vicinanza alla famiglia di Musharraf.
L’esercito voluto mandare un pensiero al defunto ex capo di Stato ed ha riferito: “Possa Allah benedire l’anima defunta e dare forza alla famiglia in lutto.”
Anche il primo ministro Shehbaz Sharif ha espresso tempestivamente cordoglio alla famiglia l’ex presidente. Ha scritto su Twitter: “Porgo le mie condoglianze alla famiglia del generale (rtd) Pervez Musharraf. Possa l’anima defunta riposare in pace”.
Il presidente del Senato Sadiq Sanjrani ha espresso Il suo profondo dolore e cordoglio per la morte dell’ex presidente e lo ha fatto tramite una serie di Twitter che sono stati riportati dai media locali tra cui: “Dio conceda al defunto un alto rango e dia pazienza alla famiglia”.
La leadership del PPTI ed ex ministro dell’informazione Fawad Chaudhry ha affermato che Musharraf era una “grande persona” specificando, inoltre, che la sua ideologia era quella di mantenere sempre il Pakistan al primo posto in ogni ambito ed ha provato inseguito a fare il suo progetto fino alla fine del suo mandato.
L’ex presidente militare è stato ricoverato in ospedale per tre settimane nel giugno dell’anno scorso e in merito a quell’occasione la famiglia ha spiegato in una nota: “Sta attraversando une difficile in cui il recupero non è possibile e gli organi funzionano male. Pregate per la facilità nella sua vita quotidiana“. La dichiarazione è arrivata dopo che si era sparsa la certezza nel paese che davano per molto grave musharraf e il suo ricovero aveva destato paura In Pakistan.
La malattia di cui il generale era affetto è sopraggiunta dopo la pensione ovvero nel 2018 quando l’annuncio era pervenuto dall’All Pakistan Muslim League (APML) e si tratta della rara malattia amiloidosi.
L’amiloidosi è il nome di un gruppo di condizioni rare e gravi causate da un accumulo di una proteina anomala chiamata amiloide negli organi e nei tessuti di tutto il corpo. L’accumulo di proteine amiloidi (depositi) possono rendere difficile il corretto funzionamento di organi e tessuti.
Il presidente del partito Afzaal Siddiqui aveva riferito che le condizioni di Musharraf avevano “indebolito il suo sistema nervoso”. Questo era già stato affermato durante il periodo della cura a Londra.
Musharraf è nato a Delhi l’11 agosto 1943, nell’India britannica. Ha ottenuto il suo incarico dall’Accademia militare pakistana Kakul il 19 aprile 1961. Dopo aver Assunto ufficialmente l’incarico datogli è entrato, poi, a far parte del gruppo dei servizi speciali.
Il sovrano militare prese parte alle guerre avvenute 1965 e nel 1971. Ha poi ha raggiunto una promozione ed è stato promosso al grado di generale a quattro stelle nel 1998, dato il successo ottenuto è stato posizionato al comando dell’esercito stato nominato dal capo di Stato maggiore dell’esercito Sharif.
L’anno successivo in 12 ottobre 1999 il generale Musharraf ha usurpato il potere attuando un colpo di stato. Dopo aver assunto le redini del paese è diventato il presidente del Pakistan più longevo in assoluto e, nel 2002, attraverso un referendum è stato rieletto dai cittadini che hanno permesso così all’uomo di rimanere in carica fino al 2008.
Durante il suo mandato, il leader militare Pakistano ha accettato la proposta degli Stati Uniti per il Pakistan di diventare Alleati strategici e soprattutto dopo l’incidente dell’11 settembre.
Nel 2004 è stato eletto presidente in uniforme per cinque anni tramite Attuazione del 17° emendamento della Costituzione del Pakistan.
Musharraf è noto anche per la scelta di adottare misure anticostituzionali che furono introdotte fondamentalmente per deporre i giudici della Corte Suprema nel novembre 2007 che ha segnato l’inizio un grande movimento chiamato movimento degli avvocati o movimento per il ripristino della magistratura.
A seguito di un movimento di protesta, guidato dai partiti politici del Pakistan, Musharraf si è dimesso da presidente il 18 agosto 2008, per evitare l’impeachment e successivamente Ha deciso di trasferirsi a Londra.
L’ex capo militare è stato condannato a morte da un tribunale speciale il 17 dicembre 2019, ai sensi dell’articolo 6 della Costituzione, con l’accusa di aver commesso Sovversione della costituzione è alto tradimento. Un caso di alto tradimento è stato intentato contro di lui per aver imposto al Paese lo stato di emergenza il 3 novembre 2007 dalla Pakistan Muslim League-Nawaz’s (PML-N) durante il mandato del partito nel 2014.
Musharraf ha deciso di comparire davanti al tribunale il 31 Marzo 2016 quando per l’appunto è stato incriminato, con le accuse sopracitate ma successivamente si è trasferito all’estero per curare la sua malattia.
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