Lareeb Khan, 19enne pakistana, è stata strangolata dal padre, in presenza della madre. La sua colpa? Aver avuto una storia d’amore con tanto di rapporti sessuali, prima del matrimonio. Niente di scandaloso per una metropoli come Berlino e per il mondo occidentale in generale. Il fatto è che invece per la sua famiglia, Lareeb si è macchiata di un peccato mortale.
Quando il padre è venuto a conoscenza del fatto che la figlia aveva osato rubare dei preservativi, ha dovuto prendere una decisione estrema in accordo con la moglie: uccidere la figlia, per non rischiare di essere espulsi dalla setta islamica Ahmadiyya, della quale hanno sempre fatto parte.
Così nel cuore della notte, il padre ha strangolato la figlia durante il sonno, davanti agli occhi complici della madre.
Nonostante vivessero in Germania da oltre vent’anni, il loro modo di vivere non è mai cambiato: la paura di essere allontanati dalla comunità estremista a cui appartengono, li ha spinti verso un gesto folle.
I Khan, peraltro, sono una comunità vietata dagli anni Settanta in Pakistan e in molti altri Paesi musulmani.
Il tribunale di Darmstadt, dinanzi a un tale orrore, non ha potuto che condannare i due genitori all’ergastolo.
Il giudice ha aggiunto: ‘Sarebbe un passo indietro per la nostra società progredita se un furto di preservativi venisse riconosciuto come attenuante per un omicidio’, nonostante riconosca le difficoltà a cui la famiglia è andata incontro, vivendo fisicamente in Germania, ma osservando le leggi non scritte di una cultura arcaica e oscurantista.
I legali della famiglia hanno fatto sapere che ricorreranno subito in appello.
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