Arrestato a Palermo Salvatore Ferrigno, ex deputato candidato al Parlamento Regionale alle prossime elezioni. L’accusa è quello di voto di scambio politico-mafioso.
Scambi di voti in cambio di soldi, per avere l’appoggio elettorale: è quello che avrebbe fatto Salvatore Ferrigno, esponente di centrodestra di Palermo arrestato in queste ore con l’accusa di scambio elettorale politico mafioso.
Insieme a lui, fermati anche due presunti esponenti della cosca mafiosa palermitana. Ecco le notizie che arrivano dalla Sicilia, praticamente alla vigilia delle elezioni del 25 settembre.
Mancano solo due giorni al voto e continuano ad arrivare notizie di arresti tra i politici italiani: a Palermo, è stato arrestato Salvatore Ferrigno, ex deputato e candidato al Parlamento Regionale della Sicilia per queste elezioni.
Ferrigno è stato fermato dai carabinieri del comando provinciale, con l’accusa di scambio elettorale politico mafioso. Infatti, il candidato di centrodestra, pagava i boss per ottenere più voti alle elezioni.
Insieme a lui, sono stati arrestati anche Giuseppe Lo Duca, esponente rilevante della famiglia mafiosa di Carini, e Piera Maria Loiacono, che pare sia stata intermediaria tra Ferrigno e la mafia.
Secondo le indagini, gli accordi tra Ferrigno e la mafia prevedevano anche uno scambio di oltre 20mila euro, una cifra che era destinata a Lo Duca, moltiplicata per tutti e quattro i paesi confinanti con Palermo in cui avrebbe dovuto sostenere il politico.
A ottenere l’ordinanza per l’arresto sono stati il procuratore aggiunto Paolo Guido e i sostituti Giovanni Antoci e Alfredo Gagliardi della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, che tramite il Nucleo investigativo, indagavano su Ferrigno da mesi.
Grazie a intercettazioni sia ambientali che telefoniche, gli imbrogli e gli accordi mafiosi del candidato di centrodestra sono stati scoperti, in aggiunta alcune alcune foto scattate qualche giorno fa.
Salvatore Ferrigno è stato arrestato con l’accusa – ancora da accertare – di aver preso accordi mafiosi a Palermo, con l’obiettivo di ottenere più voti possibile alle prossime elezioni.
La sua storia da politico non è nuova: già nel 2006 fu eletto deputato con Forza Italia e per due anno è stato a Montecitorio, componente della commissione Difesa della Camera.
Inoltre, ha vissuto tanti anni a Philadelphia, negli Stati Uniti d’America, dove fondò l’Associazione Azzurri nel Mondo in California, una no profit composta da italiani all’estero.
Nel 2008, poi, il presidente della Regione di allora, Raffaele Lombardo, lo nominò consulente per i rapporti tra la Sicilia e i siciliani che vivevano all’estero. Ora, era pronto per affrontare queste nuove elezioni politiche ma, a quanto pare, il suo piano non ha avuto successo.
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