È allarme a Palermo per una possibile diffusione della legionella, l’infezione che può causare gravi problemi all’apparato respiratorio.
Al momento è stata disposta la chiusura di un albergo e l’evacuazione di un palazzo, per evitare che il virus si diffonda a macchia d’olio. Altri casi sono stati segnalati in altri quartieri della città e nelle piscine cittadine.
È allarme legionella a Palermo. Il primo focolaio è stato scoperto in un albergo della città, che è stato chiuso per la sanificazione. I clienti della struttura ricettiva sono stati quindi trasferiti in altri alberghi.
Il batterio della legionella è stato poi scoperto in una struttura in via Principe di Belmonte. Anche in questo secondo caso le autorità hanno disposto l’evacuazione del palazzo interessato, per evitare il diffondersi del virus.
Altri contagi sono stati segnalati in diversi quartieri della città, in particolare nelle piscine del centro. Cresce quindi il livello di allerta. L’azienda sanitaria locale sta monitorando la situazione.
L’azienda che si occupa della distribuzione idrica nella città di Palermo, l’Amap, ha fatto sapere che non è coinvolta in questa situazione, che riguarda impianti privati.
Il batterio della legionella si trova nei serbatoi d’acqua. Sopravvive tra i 20 e i 45 gradi centigradi, ma in alcune situazioni il batterio è in grado di sopravvivere anche con temperature più alte, fino ai 63 gradi centigradi.
Il contagio avviene per inalazione. A infettarsi sono solitamente le persone con scarse difese immunitarie.
Per prevenire un eventuale contatto con oggetti contaminati da questo batterio è utile evitare il più possibile l’uso dell’aria condizionata, perché trasferisce con facilità i batteri. È preferibile fare il bagno nella vasca, anziché la doccia e non utilizzare i ferri da stiro con nebulizzatore a vapore ed è meglio non innaffiare i giardini e le piante con irrorazione o polverizzazione d’acqua.
Tra i sintomi che provoca il batterio della legionella ci sono febbre, dolori al torace, brividi e malessere diffuso.
Gli organi più colpiti sono polmoni, intestino e reni. L’incubazione va dai 2 ai 10 giorni e i maschi sono i soggetti tra i quali si registrano i maggiori contagi. Per curarla vengono somministrati antibiotici specifici in grado di debellare l’infezione.
La prima volta che la legionella fece la sua comparsa fu nell’estate del 1976, quando furono contagiati dei veterani dell’American Legion che si trovavano a Philadelphia.
Su 221 persone contagiate, i morti furono 34.
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