Un momento molto particolare si è vissuto questa mattina all’Università degli Studi di Palermo, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico. Alla cerimonia, presenti due importanti autorità istituzionali.
Il Presidente della Repubblica, Mattarella, e la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen sono giunti in città per questo importante momento.
In occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico all’Università degli Studi di Palermo, sono giunti, presso il Dipartimento di Ingegneria, Il Presidente della Repubblica, Mattarella, e la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen.
Ad accoglierli e a condurli all’interno della struttura accademica, le principali autorità della città di Palermo, a partire dal sindaco Lagalla, insieme anche al presidente della Regione, Schifani ed al prefetto di Palermo, Cucinotta. Presente, anche, il ministro dell’Università, Bernini.
Parole speciale, ma anche piena di concretezza quelle che la Presidente Von der Leyen, ha detto aprendo il suo discorso: “Spesso è nell’ora più buia che troviamo la nostra forza interiore. È ciò che sta accadendo nella nostra Unione”.
In questi tre anni, l’Europa ha affrontato momenti estremamente difficili, dalla pandemia alla guerra, quest’ultima ancora in corso. Ma sono proprio questi momenti che, a tutti gli Europei, hanno insegnato qualcosa: “Abbiamo imparato che i destini di noi europei sono intrecciati tra loro” – ha continuato la Von der Leyen.
Un incoraggiamento particolare all’Italia e, nello specifico, alla Regione Sicilia che “può diventare una potenza dell’energia pulita per l’Europa” – ha detto la Presidente. L’energia solare, il vento (che in questa regione sono presenti in abbondanza) ma anche una base solida di industrie incanalate nel settore delle tecnologie pulite. Un motivo in più per essere da traino e da volano per una transizione energetica.
“A poche miglia dalle vostre coste c’è quello che potrebbe diventare un altro gigante dell’energia pulita: l’Africa” – continua, a mò di monito per creare un collegamento ed un collante definitivo, soprattutto dal punto di vista energetico, fra Europa e i paesi che affacciano sul Mediterraneo.
Uno sguardo anche verso i migranti: “Dobbiamo combattere con i passatori e i trafficanti, ma anche dialogare con i paesi partner e collaborare al rimpatrio di chi non ha diritto di restare” – ha spiegato Von der Leyen.
Un nuovo patto per le migrazioni e per l’asilo politico è quello che la stessa Unione Europea sta cercando di proporre a tutti i Paesi appartenenti.
All’inaugurazione dell’anno accademico, presenti, anche, il rettore dell’Università di Palermo, Midiri, il quale ha descritto quali sono i problemi che ci si deve porre di fronte all’inizio di un percorso in un ateneo del Sud. Il rettore ha fatto osservare che le difficoltà del sistema universitario in Sicilia sono collegate alle carenze nei trasporti, nei servizi e, infine, anche nelle residenze.
“Sappiamo che a quegli studenti offriamo strutture non sempre idonee perché, nonostante i nostri sforzi di adeguamento, tutto ciò ha reso le nostre aule meno accoglienti di quanto i nostri giovani meriterebbero” – ha spiegato il rettore Midiri.
Parole, anche, dal sindaco di Palermo, Lagalla, lì presente, il quale ha dichiarato che consegnerà alla Presidente Von der Leyen una lettera scritta di suo pugno, per conto della città di Palermo: “Questa sua presenza oggi costituisca un atto di particolare attenzione non solo verso il Mezzogiorno ma verso problematiche antiche che la nostra città ancora registra”.
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