Tragedia ieri in uno zoo privato palestinese, dove un bambino di soli 6 anni è morto dopo esser stato sbranato da un leone. Il piccolo ha scavalcato la recinzione avvicinandosi alle gabbie dei felini ed è stato aggredito dall’animale. Portato con urgenza in ospedale, è morto poco dopo per le ferite riportate. È accaduto nella Striscia di Gaza, dove sono molti gli zoo di questo tipo in pessime condizioni.
Ieri un bambino di appena sei anni è rimasto ucciso dopo essere entrato nel recinto di un leone all’interno di uno zoo privato. Il bimbo è riuscito a scavalcare la recinzione, avvicinandosi alla gabbia dei felini. Qui è stato attaccato dall’animale, riportando ferite gravissime che ne hanno provocato la morte, nonostante il tempestivo trasporto in ospedale. È accaduto a Gaza, in Palestina: ora la polizia locale sta indagando per capire la dinamica precisa dell’accaduto.
Un bimbo di sei anni è morto ieri nella Striscia di Gaza, dopo esser stato attaccato da un leone all’interno di uno zoo privato. Hamad Iqtiet si trovava con la sua famiglia all’interno del parco Asdaa a Khan Younis, quando per ragioni ancora da verificare, è riuscito a sfuggire al controllo dei genitori, scavalcando la recinzione e entrando all’interno della gabbia dei leoni. Uno di essi lo ha attaccato, sbranandolo sotto lo sguardo impotente dei suoi familiari.
Nonostante la corsa disperata verso l’ospedale più vicino, il piccolo è morto poco dopo a causa delle terribili ferite riportate. Sulla dinamica dell’incidente, le versioni dei parenti e delle forze dell’ordine cambiano. Stando alle autorità palestinesi, Hamad, avrebbe scavalcato la recinzione, e quindi sarebbe riuscito a entrare dentro alla gabbia grazie a un’apertura, la famiglia sostiene invece che il piccolo fosse solo vicino al recinto, al momento dell’attacco da parte del felino.
Ad attaccare il bambino, una leonessa, che lo ha morso alla testa. Il parco ospita un leone e una leonessa oltre a diverse specie di volatili. L’area di Khan Younis è tristemente conosciuta per avere quello che la ONG Four Paws ha descritto come il “peggior zoo al mondo”, resosi protagonista nel 2016 di numerose morti degli animali ospiti per mancanza di cibo.
All’interno della Striscia di Gaza non sono pochi gli zoo privati, che versano tuttavia in condizioni a dir poco pessime, con animali ridotti in gabbie piccole e sporche, e cibo razionato, a causa della grande povertà del Paese, dopo il blocco deciso da Israele.
Lo zoo in questione, teatro della tragedia e inaugurato nel 2007, nel 2016 è stato chiuso a causa delle numerose morti di animali, rimasti senza cibo a causa della difficoltà nel procurarlo da parte dei proprietari. Altri animali, in quell’occasione, vennero trasferiti in rifugi protetti in Africa e Giordania.
Anche in questo caso, pare che il bambino ucciso sia riuscito ad entrare grazie a un buco presente nella recinzione, evidentemente poco curata. Le autorità stanno ora svolgendo delle indagini per conoscere la dinamica dell’incidente e hanno chiuso la struttura in via preventiva.
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