Il Pallone d’oro è il premio calcistico istituito nel 1956 dalla rivista sportiva ‘France Football’ e che viene assegnato annualmente al giocatore che più si sia distinto nell’anno solare, militando in una squadra di un qualsiasi campionato del mondo. Per cinque anni, dal 2010 al 2015, è stato fuso con il premio ‘Fifa World Player of the Year’ e solo da questa stagione è tornato un’esclusiva di ‘France Football’.
Dal 1956 al 994 premiava il miglior calciatore europeo di una squadra europea, dal 1995 al 2006 il miglior calciatore di una squadra europea, dal 2007 il migliore al mondo. Il voto viene espresso da giornalisti sportivi, mentre dal 2010 al 2015 la giuria era formata anche dagli allenatori e dai capitani delle Nazionali affiliate alla Fifa.
I criteri di voto
L’articolo 10 del relativo regolamento elenca con quali criteri si debbano dare i voti ai calciatori: insieme delle prestazioni individuali e di squadra durante l’anno preso in considerazione, valore del giocatore (talento, ma anche fair play), carriera, personalità e carisma. Sono stati 173 i giornalisti sportivi di tutto il mondo che hanno espresso il proprio voto in questo 2016. Per l’Italia, ha partecipato Paolo Condò, Gazzetta dello Sport/Sky Sport.
Ognuno di questi rappresentanti di media poteva emettere tre preferenze: 5 punti al primo, 3 al secondo, 1 al terzo. Curiosità: in questo 2016, sono stati ben 137 i giornalisti che hanno votato Cristiano Ronaldo come primo, 13 quelli che hanno preferito Leo Messi.
Pallone d’oro: i cinque calciatori italiani che lo hanno vinto
Cinque calciatori italiani hanno vinto il Pallone d’oro dal 1956 a oggi. Il primo, nel 1969, è stato Gianni Rivera, calciatore del Milan, che ha preceduto un altro calciatore nostrano, Gigi Riva, e l’attaccante tedesco Gerd Muller. Nel 1982 è toccato a Paolo Rossi, assoluto protagonista dei Mondiali in Spagna, dove vinse pure la classifica cannonieri con sei gol.
Nel 1993, Roberto Baggio, della Juventus, tornò a far sventolare il tricolore sulla bandiera più alta. Nel 2006 tocca al capitano dell’Italia di Marcello Lippi, Fabio Cannavaro, portare a casa il Pallone d’oro, davanti a Gigi Buffon, altro protagonista della vittoria mondiale in Germania. Il quinto è in realtà un oriundo, l’italo-argentino Omar Sivori, capace di primeggiare nel 1961, davanti a Luis Suarez.
Pallone d’oro: un solo portiere vincitore
Solitamente, il Pallone d’oro è roba per attaccanti o centrocampisti offensivi. Quando a vincere è un difensore, poche volte, significa che c’è stato un successo in qualche competizione a squadre (vedi Cannavaro nel 2006). Ancora più complicata è l’affermazione per un portiere. Infatti, soltanto un numero uno ha conosciuto questo onore, il grandissimo Lev Yascin, nel 1963. Russo, all’epoca don la Dinamo Mosca, ottenne 73 punti, precedendo Gianni Rivera e Jimmy Greaves. Era soprannominato il ‘ragno nero’, arrivava dappertutto, come se si arrampicasse.
Quell’anno, Yascin vinse il campione russo con il suo club, disputò una prestazione sensazionale a Wembley, festeggiando il Centenario della Federazione britannica e difendendo la porta del Resto del Mondo.
Altri portieri hanno solo sfiorato l’incredibile successo. Tra questi il nostro Gigi Buffon, secondo nel 2006, ma pure Dino Zoff, sul secondo gradino del podio nel 1973 dopo un’annata quasi irripetibile: scudetto con la Juventus, finale di Coppa Campioni persa con l’Ajax e finale di Coppa Italia, persa anche questa.
Nel 1976 tocca a Ivo Viktor, numero uno della Cecoslovacchia, vincere il bronzo. Strepitoso nella vittoria degli Europei – unico trofeo vinto dalla Nazionale ceca – in finale contro la Germania Ovest. Oliver Kahn, estremo difensore della Germania e del Bayern Monaco, addirittura due volte centra il podio: nel 2001 e nel 2002. Entrambe le volte è votato come terzo. Nel 2002 riceve anche il Pallone d’oro dei Mondiali, persi però dai tedeschi contro il Brasile di Ronaldo.
Nel 2014, ultimo portiere a entrare tra i primissimi è un altro fenomeno, Manuel Neuer, tedesco come Kahn. La stagione, del resto, è da incorniciare: con il Bayern Monaco conquista il titolo tedesco e la Coppa nazionale, con la Germania diventa campione del mondo in Brasile.
Pallone d’oro donne: dominano Germania, Brasile e Usa
Se in campo maschile la Nazionale degli Usa solitamente fa poca strada nelle competizioni internazionali, in campo femminile troviamo parecchie giocatrici tra le migliori al mondo: spesso è gara con le brasiliane e con le tedesche per aggiudicarsi l’ambito riconoscimento individuale. Nel 2001 e nel 2002 è proprio una americana, Mia Hamm, a sbaragliare la concorrenza. Poi, però, è tripletta per la tedesca Birgit Prinz (2003, 2004 e 2005). La brasiliana Marta, un vero e proprio fenomeno, non lascia spazio a nessuno dal 2006 al 2010). Nel 2011 è la giapponese Homare Sawa, campionessa del mondo con la sua Nazionale in Germania e capocannoniere con cinque gol segnati, a spezzare l’egemonia sudamericana.
Nel 2012 tocca di nuovo agli Usa con l’attaccante Abby Wambach. Dodici mesi e vince la tedesca Nadine Angerer, che si aggiudica pure il premio del 2014. Nel 2015 tocca all’americana Carli Lloyd. Per il 2016 sono in lizza per vincere la tedesca Melanie Behringer, l’americana Carli Lloyd e la brasiliana Marta. Il premio femminile, gestito dalla Fifa, vede tuttora votare i commissari tecnici e i capitani delle Nazionali di calcio.
Pallone d’oro africano: Eto’o e Tourè, due fenomeni
Il Pallone d’oro africano è stato istituito nel 1992 dalla Conféderation Africaine de Football. Tra il 1970 e il 1994, era stata ‘France Football’ a occuparsi del premio. Il giocatore del Camerun Samuel Eto’o è quello che ne ha vinto di più, ben quattro (2003, 2004, 2005 e 2010), insieme all’ivoriano Yaya Touré (2011, 2012, 2013 e 2014). La nazione che vanta più riconoscimenti è il Camerun, con 11; poi il Ghana e la Costa d’Avorio con sei.
Analizziamo, però, prima l’albo d’oro di ‘France Football’. Nel 1970 vince il maliano Salif Keita, a seguire Sunday (Ghana), Souleymane (Guinea), Bwanga (Zaire), Moukila (Congo), Faras (Marocco), Milla (Camerun), Dhiab (Tunisia), Abdul Razak (Ghana), N’Kono (Camerun), Onguenè (Camerun), Belloumi (Algeria), N’Kono (Camerun), El-Khateeb (Egitto), Abega (Camerun), Timoumi (Marocco), Zaki (Marocco), Madjer (Algeria), Bwalya (Zambia), Weah (Liberia), Milla (Camerun), tre volte Abedi Pelè (Ghana) e Weah (Liberia).
Dal 1992 c’è pure il premio organizzato dalla Caf: Pelè (Ghana), Yekini (Nigeria), Amuneke (Nigeria), Weah (Liberia), Kanu (Nigeria), Ikpeba (Nigeria), Hadji (Marocco), Kanu (Nigeria), Mboma (Camerun), 2 volte Diouf (Senegal), tre volte Eto’o (Camerun), Drogba (Costa d’Avorio), Kanoutè (Mali), Adebayor (Togo), Drogba (Costa d’Avorio), Eto’o (Camerun), quattro volte Yaya Tourè (Costa d’Avorio), Aubameyang (Gabon).
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…