Questa mattina, nell’ambito del processo d’appello bis, che si sta tenendo al cospetto della Corte di assise d’appello del capoluogo umbro, è stata chiesta – da parte della Procura generale di Perugia – la conferma della condanna all’ergastolo per Innocent Oseghale, accusato di aver ucciso Pamela Mastropietro e di averne fatto a pezzi il corpo.
Secondo quanto sostenuto dal sostituto procuratore generale “il delitto della 18enne è avvenuto in concomitanza con la violenza sessuale”. Oseghale la teneva sotto scacco con la cessione della droga. Questa mattina in aula non era presente l’imputato, ma hanno assistito all’udienza i genitori della vittima.
Era il 28 gennaio del 2018 quando Pamela Mastropietro, una ragazza di 18 anni, si allontanò dalla comunità di Corridonia, a Macerata, in cui si trovava per cercare di sconfiggere la sua tossicodipendenza. Pamela fuggì senza portare con sé né cellulare, né documenti. Tre giorni dopo la sua scomparsa, un passante segnalò il ritrovamento di due valigie sospette in un fossato a Pollenza. In quei due bauli venne ritrovato il corpo senza vita di Pamela, completamente fatto a pezzi.
Il 3 febbraio seguente venne fermato Innocent Oseghale – 29 anni all’epoca dei fatti – inchiodato dalle telecamere di sorveglianza. Arrivato nel nostro Paese 4 anni prima del delitto di Pamela, Oseghale venne accusato di omicidio e occultamento di cadavere. Stando a quanto ricostruirono gli inquirenti, Pamela e Oseghale si erano incontrati ai giardinetti di via Diaz, dove la ragazza era arrivata con un taxi.
Secondo l’accusa, Oseghale avrebbe attirato la vittima con la scusa di uno scambio di droga nella sua casa di via Spalato e l’avrebbe poi trattenuta lì contro la sua volontà. Oseghale avrebbe prima abusato di lei, poi l’avrebbe uccisa e ne avrebbe smembrato il corpo, stipandolo poi nelle valigie ritrovate nel fossato di Pollenza.
Questa mattina, nell’ambito del processo d’appello bis, che si sta tenendo al cospetto della Corte di assise d’appello del capoluogo umbro, è stata chiesta – da parte della Procura generale di Perugia – la conferma della condanna all’ergastolo per Innocent Oseghale.
Il processo bis riguarda soltanto la violenza sessuale a Pamela Mastropietro. Secondo quanto sostenuto dal sostituto procuratore generale “il delitto della 18enne è avvenuto in concomitanza con la violenza sessuale”. Oseghale la teneva sotto scacco con la cessione della droga.
“Non ho dubbi che c’è stata una violenza sessuale e che c’è stata una opposizione di Pamela che non immaginava di incontrare un brutale assassinio”
ha detto il procuratore.
Questa mattina in aula non era presente l’imputato, ma hanno assistito all’udienza i genitori della vittima.
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