Anche a Natale, così come accaduto a Pasqua, Chiara Ferragni ha deciso di lanciare un suo prodotto natalizio limited edition. Dopo l’uovo di Pasqua firmato Ferragni, a Natale sugli scaffali di ogni supermercato arriva il pandoro dell’influencer in collaborazione con l’azienda dolciaria Balocco. Il suo però non è un semplice dolce di Natale, bensì nasce con l’idea di avviare un’operazione benefica, che ha decisamente fatto fruttare le vendite di questo pandoro tutto rosa. Sembra però che qualcosa non quadri dietro questa collaborazione e a indagare su questo caso è intervenuta Selvaggia Lucarelli.
Sembra che il Pandora firmato Chiara Ferragni non si sa quel che sembra. Lanciato come un’operazione benefica sotto le feste di natale, in realtà sembra solo un’operazione commerciale. Alcune affermazioni da parte dell’azienda e dell’influencer infatti non combaciano e sembra che la scelta di avviare questa donazione, abbia solo uno scopo di vendita.
Il pandoro brandizzato Chiara Ferragni infatti è presente sugli scaffali già da diverso tempo con un prezzo duplicato rispetto al classico pandoro Natalizio. Il costo infatti è di 12 euro per poter avere un pandoro con lo zucchero a velo rosa e gli sticker con il classico logo dell’occhio dell’influencer. Vediamo più da vicino che cosa sta succedendo e quali sono le accuse mosse contro la ferragni e l’azienda Balocco.
Il pandoro di Chiara Ferragni
Uno dei pandoro più acquistati per questo Natale 2022 è certamente quello firmato Chiara Ferragni. A rendere unico il dolce di Natale della Balocco in collaborazione con l’influencer è sicuramente l’operazione benefica alle sue spalle. Su questa iniziativa però ci sarebbe scarsa chiarezza e le domande iniziano ad aumentare.
Quella avviata Infatti sembra essere più un’operazione commerciale egregiamente mescolata con un’iniziativa benefica. Questo è quello che è stato riportato da Selvaggia Lucarelli, che cerca di far luce su cosa si cela veramente dietro questa iniziativa.
“Balocco e Chiara Ferragni Sosterranno una ricerca contro i tumori infantili, finanziando la ricerca promossa dall’Ospedale Regina Margherita di Torino“. Queste sono le parole che si possono leggere sul sito ufficiale di Balocco. Sui social invece si parla dell’acquisizione di uno strumento che permetterà all’ospedale di percorrere nuove strade.
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Ovviamente la collaborazione sui social network è stata pienamente condivisa dagli utenti e la scelta dell’operazione commerciale ha reso virale il prodotto, spesso introvabile nei supermercati. Nonostante il prezzo che si aggira intorno ai 12 euro, la gente mossa dall’iniziativa benefica, mette mano al portafoglio e acquista il prodotto. Selvaggia Lucarelli però ha iniziato a indagare sul progetto, sottolineando alcune incongruenze.
Le incongruenze dell’iniziativa
La giornalista cerca di far luce sulla scarsa chiarezza di questa iniziativa promossa da Balocco in collaborazione con Chiara Ferragni. La Lucarelli avrebbe fatto notare come l’influenza abbia posto sotto i suoi post l’hashtag #adv, che identifica una sponsorizzazione del prodotto.
Sembra quindi che Balocco abbia chiuso un accordo commerciale con la Ferragni, ma ciò che non torna è il collegamento della vendita del prodotto con la donazione benefica all’ospedale di Torino. Sono state fatte delle domande, ma le risposte non sono state chiare, in quanto sembra non esserci una proporzione tra il numero di pandori venduti è la cifra destinata al progetto. La donazione di cui si parla infatti sembrerebbe essere già stata fatta da Balocco, ma l’entità di questa non è di dominio pubblico.
La domanda che la Lucarelli si pone è come sia possibile che la donazione sia stata già attuata se ancora non è stato quantificato il numero di prodotti venduti? Non è perciò chiaro se quella avviata sia una donazione proporzionata alle vendite oppure una semplice raccolta fondi, ma non è stato possibile comunicare né con l’azienda né con l’influenza. Questa scarsa collaborazione in relazione alle domande poste ha creato un’enorme polemica sui social.
Le pagine della Balocco infatti sono state assalite dagli utenti delusi da questa iniziativa di marketing. Ora sono in molti a chiedere chiarezza dopo aver acquistato il pandoro brandizzato Chiara Ferragni. Centinaia sono i commenti furiosi degli utenti che accusano l’azienda di essere poco trasparente e di aver adoperato addirittura pubblicità ingannevole. Infatti a seguito di questa vicenda potrebbe intervenire il Codacons per fare chiarezza sul caso.