Il Panettone è il dolce della tradizione natalizia per eccellenza. Sono tante le curiosità che ruotano intorno a questo dessert: si intrecciano diverse leggende sulla sua origine, a cui si aggiungono tradizioni popolari, mentre oggi qualcuno ha pensato addirittura di garantirne la qualità artigianale, registrando un marchio alla Camera di Commercio di Milano. Siete pronti a scoprire tutto sul tipico dolce meneghino?
I panettoni del supermercato sono fatti da aziende famose
Nel periodo di Natale i supermercati hanno intere corsie ricolme di panettoni di ogni genere e prezzo, si passa dai 3 ai 15 euro. Nei fatti però, non sempre la qualità è direttamente proporzionale al costo. Se ponete infatti un po’ di attenzione alle etichette, vi accorgerete che le grandi marche come Maina, Balocco, Paluani sono le stesse che producono anche i panettoni convenienti con il marchio del supermercato. Per esempio Maina produce per Coop, Balocco per Carrefour, Borsari per PAM. Capire quali sono le reali differenze quindi, è piuttosto difficile.
Il panettone vegano? Si può!
Non è uno scherzo, il panettone vegano esiste davvero ed è un’ottima soluzione per chi intende rispettare la tradizione, senza però nuocere agli animali. Il panettone vegano non contiene naturalmente burro, uova o latte, ma è comunque gustoso. Vi state domandando con quali ingredienti si possa realizzare? Ecco una ricetta interamente rispettosa del mondo animale: naturalmente pasta madre, farina 0, latte di mandorle, farina manitoba, olio di semi di girasole, zucchero di canna integrale, gocce di cioccolato fondente, uvetta e canditi al limone. Chissà che non diventi il panettone tradizionale del futuro…
Panettone: il Pane di Toni
Secondo una leggenda, per scoprire l’origine del panettone, bisogna rifarsi all’etimologia della parola stessa. Sembra infatti che il celebre dolce natalizio tipicamente milanese debba il suo nome a Toni, un umile inserviente che lavorava nella cucina di Ludovico il Moro. Toni diede una mano al cuoco, che fece bruciare il dolce preparato per il banchetto natalizio degli Sforza. Per rimediare al danno Toni preparò subito un dolce con lievito madre, uova, zucchero, burro e canditi. Il dolce preparato all’ultimo momento ebbe un grande successo e venne dunque chiamato ‘Pan de Toni’, proprio in onore del suo creatore.
Panettone: la leggenda di Ughetta
Secondo un’altra leggenda invece, la nascita del panettone sarebbe stata tutto merito di Ughetta, una monaca che in occasione del Natale, preparò per le sue consorelle un pane diverso dal solito, che conteneva zucchero, burro, canditi e uvetta. Inoltre sulla cima vi incise una croce, a mo’ di benedizione. Non a caso, ‘ughett’ in dialetto milanese significa proprio ‘uvetta’. Si tratta solo di una coincidenza?
Motta ha inventato la nuova forma del panettone
Il panettone, sino agli inizi del ‘900 era una sorta di grosso pane che veniva preparato senza una particolare forma. E’ stato proprio Angelo Motta a cambiare l’aspetto del dolce tradizionale milanese: negli anni ’20 del secolo scorso, mentre stava preparando 200 panettoni per la comunità russa di Milano, decise di fasciare il panettone con carta paglia, per dargli una forma più verticale. E’ da allora che il panettone ha quella caratteristica forma a fungo.
Il panettone e la tradizione di San Biagio
La tradizione a Milano vuole che durante il pranzo di Natale, si conservi una fetta di panettone, che andrà gustata soltanto a San Biagio, il 3 Febbraio: si dice che serva a proteggersi da mal di gola e raffreddori, perché San Biagio, ‘benedis la gola e él nas‘. Anche i negozianti si sono adeguati alla tradizione, e ogni anno, il 3 febbraio, rimettono in vendita a prezzo scontato tutti i panettoni rimasti invenduti.
Il marchio del panettone artigianale
La Camera di Commercio di Milano ha registrato un marchio, un piccolo logo che riproduce il panettone, che certifica l’origine artigianale del celebre prodotto dolciario. Sono più di 200 i pasticceri e i panettieri che hanno aderito all’iniziativa a Milano e provincia e questi avranno tutti il logo esposto in vetrina. Il loro panettone è un prodotto artigianale rigorosamente fresco e senza conservanti.
Si tratta di panettoni di grande qualità, ‘che vengono realizzati secondo un regolamento tecnico, con determinati ingredienti, nelle proporzioni stabilite e seguendo le tecniche della lavorazione artigianale’.
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