E’ uscito il nuovo spot natalizio del panettone Motta: racconta che anche quest’anno è stato prodotto secondo la ricetta originale del 1919, quindi con tanto di latte uova e burro…alla faccia dei vegani. Il messaggio ironizza palesemente sulle scelte alimentari di costoro. Purtroppo però la trovata pubblicitaria di Motta non è piaciuta ai vegani, che subito si sono schierati contro l’azienda.
‘Per il nostro panettone noi di Motta avremmo potuto usare tofu tritato, papaya, seitan, alga essiccata, e cuocerlo per trenta secondi nel microonde. Invece no! Lo abbiamo preparato seguendo la nostra ricetta, originale dal 1919. Da sempre’, sono queste le parole recitate dalla voce fuori campo nel nuovo spot natalizio Motta, ideato dalla Saatchi&Saatchi Italia. C’è pure una coda umoristica in chiusura: ‘E da oggi anche con bacche di goji! Scherzo…’.
I vegani non hanno affatto apprezzato l’ironia e hanno espresso tutto il proprio dissenso sui social network, dove nel frattempo tutti gli altri, i tradizionalisti dell’alimentazione, si stavano divertendo a supportare l’originale scelta pubblicitaria firmata Motta.
Tra i commenti del fronte vegano si legge su Twitter: ‘Complimenti al #PanettoneMotta e al creativo dell’agenzia @Saatchi_Italy 17mil. per uno spot il cui messaggio è prendere in giro i #vegani’ a cui si aggancia: ‘Cara #Motta, la tradizione poteva essere rispettata anche senza offendere chi fa scelte sane e #crueltyfree. 17mil sprecati’; c’è poi qualcuno che utilizza toni più pesanti: ‘#panettonemotta: Come Rendersi Ridicoli Rifiutando il Progresso Etico’.
In sua difesa, Agostino Toscana, direttore creativo di Saatchi&Saatchi, responsabile della ideazione della contestata pubblicità, ha dichiarato al Fatto Quotidiano: ‘Sono molto stupito delle reazioni suscitate. Lo spot che abbiamo ideato non voleva sfottere in alcun modo i vegani. Abbiamo il massimo rispetto per le attitudini alimentari di tutti, perfino mia figlia che è vegana si è messa a ridere mentre lo ha visto’, e ha poi spiegato: ‘Nello spot del panettone Motta abbiamo come ribadito ironicamente la presa di posizione tradizionalista, ripetuto con tanto di voce fuori campo ad eco come nei film mitologici il concetto del ‘c’era una volta’. Semmai di questo spot potrebbero risentirsene i ‘modernisti’, gli chef molecolari, perché noi abbiamo come delimitato il recinto della ricetta originale di fronte a tutti gli innovatori’.
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