Se Italia Uno ha rinnovato da poco il proprio pre-serale, il mese di marzo ha portato aria nuova, se così si può dire, anche a Rete 4 che, nel proprio access-prime time, propone Dalla vostra parte, il talk d’attualità condotto da Paolo Del Debbio. Il titolo costituisce già una dichiarazione d’intenti e, nel corso delle puntate, il conduttore non si esime dal volerne ribadire il significato: il programma si prefigge l’obiettivo di leggere i fatti d’attualità tenendo sempre presente il punto di vista delle persone comuni, mettendosi dalla parte della gente, appunto.
Coerentemente con questo proposito, i servizi, accanto alla ricostruzione delle vicende trattate, lasciano ampio spazio alla vox populi, come del resto accade anche nella trasmissione di prime time condotta da Del Debbio, Quinta Colonna, di cui Dalla vostra parte risulta essere, sostanzialmente, uno spin off.
Il programma adotta un modello comunicativo che assume una connotazione decisamente “interpretativa-esplicativa”: fornisce una visione dei fatti, propone allo spettatore una chiave di lettura e di comprensione dei temi trattati. Del Debbio utilizza un linguaggio colloquiale, senza farsi mancare anche qualche leggera nota di ironia e autoironia come quando, all’inizio della puntata incentrata sulla recente questione delle Grandi Opere, indossa un elmetto da cantiere annunciando che la puntata vuole essere dedicata soprattutto ai cittadini che usufruiscono delle infrastrutture e ai lavoratori del settore.
Un programma che si pone come paladino del popolo, dunque, con un conduttore che se ne guarda bene dal mantenere una posizione neutra, incarnando invece il punto di vista medio della gente, manifestando tutta la propria indignazione di fronte alle beghe politiche di cui si dibatte. Dalla vostra parte segue così la linea comunicativa che contraddistingue tutta l’area news di Rete 4, a partire dal telegiornale, in cui il conduttore guida lo spettatore nell’interpretazione dei fatti, utilizzando molto spesso il meccanismo dell’interpellazione per assicurarsi un buon engagement.
La rete sembra quasi voler rappresentare un porto sicuro per il pubblico, un’utile guida per aiutare a fare chiarezza, a maggior ragione in un periodo particolarmente complesso e intricato dal punto di vista economico e politico. Una Rete 4 che, senza usare toni accademici, vuol proporsi come preziosa compagna per il suo target di riferimento, una risorsa che aiuta a comprendere la quotidianità. Così Rete 4 veicola il proprio punto di vista, così fidelizza lo spettatore.
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