Papa Francesco ai cattolici LGBT: “Dio è Padre e non rinnega nessuno dei suoi figli”

Papa Francesco si rivolge a cattolicii LGBT, dicedolo loro che Dio non compie discriminazioni e non “rinnega nessuno dei suoi figli”.

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Papa Francesco – Nanopress.it

Dio non rinnega nessuno dei suoi figli“: questo è il messaggio che Papa Francesco ha rivolto ai cattolici LGBT nel libro La paura come dono. Il Signore, secondo quanto spiega il Pontefice, non giudica né emargina i propri figli, ai quali vi si avvicina con amore. Nel libro, edito da Edizioni San Paolo, il Papa discute dell’ipocrisia che tocca anche la Chiesa e di come sia importante introdurre, all’interno dei seminari sacerdotali, una materia molto importante quale è la psicologia, per evitare abusi e sofferenze che si sono già registrati nel corso degli anni.

Papa Francesco, messaggio ai cattolici LGBT: “Dio non rinnega nessuno dei suoi figli”

Papa Francesco manda un messaggio ben preciso ai cattolici LGBT all’nterno del suo nuovo libro La paura come dono, edito da Edizion San Paolo, che arriverà in libreria la prossima settimana.

Il Pontefice ricorda ai fedeli che “Dio è vicinanza, misericordia e tenerezza”e. che non discrimina o nega nessuno dei suo figli, in quanto “il suo cuore è aperto a tutti”.

Per quel che concerne gli abusi che, spesso, si sono verificati in ambito ecclesiastico, il Papa propone di introdurre la psicologia all’interno dei seminari al fine di “accorgersi prima dell’ordinazione sacerdotale” se potrebbero esserci delle “inclinazioni all’abuso“.

Tutto questo al fine di evitare che tali problemi possano avere effetti disastrosi e irreversibili nelle vittime, poiché il seminario, come sottolinea Papa Francesco, non è “un rifugio di mancanze psicologiche”.

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Preti mondani e arrampicatori: una piaga per la chiesa

Papa Francesco, nel suo libro, parla anche di quella che lui definisce una vera e propria piaga per la chiesa cattolica sono i “preti arrampicatori e la mondanità”, che porta le persone verso un cammino fatto di “vanità, prepotenza e orgoglio“, definendo un sacerdote mondano come un “pagano clericalizzato“.

Il Pontefice, però, afferma che lui non è esente dagli sbagli e di aver paura di commettere errori, anche se – come lui stesso sottolinea – la paura gli è di aiuto, in quanto lo induce “a soppesare bene le decisioni da prendere“.

Il timore di errare, dunque, non lo spaventa, ma lo rende “attento“. La Chiesa, dunque, non è esonerata dall’ipocrisia, secondo Papa Francesco, in quanto, in tutti i campi, è presente quella che lui definisce la “paura per la verità“.

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