Come ogni domenica, Papa Francesco parla ai fedeli con l’Angelus: oggi apre con una riflessione sull’Ucraina, chiedendo la pace a Putin e Zelensky. Ecco le sue parole.
La guerra in Ucraina è arrivata al suo 221esimo giorno e ormai è palese che sia diventata una minaccia per il mondo intero: proprio con questa riflessione Papa Francesco ha deciso di aprire l’Angelus di oggi.
Il Santo Padre si dice preoccupato per la situazione, soprattutto per l’aumentare delle vittime che si susseguono sul territorio ucraino. Ecco le sue parole.
Oggi, 2 ottobre, Papa Francesco dedica una riflessione profonda sul conflitto in Ucraina, dedicato il tempo dell’Angelus a un appello rivolto a Vladimir Putin e al presidente ucraino Zelensky, esortandoli a cessare il fuoco.
Secondo il Santo Padre, il conflitto sta diventando un problema enorme per l’intera umanità, devastante minaccioso “un’inconcepibile ferita dell’umanità”.
La preoccupazione è rivolta al sangue e alle lacrime che la popolazione civile ucraina ha versato in questi lunghi mesi, ai bambini vittime dei bombardamenti, alle famiglie che sono rimaste al freddo e alla fame.
“È angosciante che il mondo stia imparando la geografia dell’Ucraina attraverso nomi come Bucha, Irpin, Mariupol, Izium, Zaporizhzhia e altre località, che sono diventate luoghi di sofferenze e paure indescrivibili”, continua Papa Francesco, che chiede in nome di Dio un cessate il fuoco ai leader di entrambe le nazioni.
Le sue parole chiedono una soluzione pacifica per fermare immediatamente la guerra, per rispettare il valore di tutte le vite umane coinvolte nel conflitto.
Nel suo discorso, Papa Francesco si rivolge personalmente a Vladimir Putin, incitandolo a fermare gli attacchi e una possibile minaccia di escalation nucleare.
Il Papa lo supplica di ordinare uno stop immediato ai bombardamenti, per amore anche del popolo russo: “Il mio appello si rivolge innanzitutto al Presidente della Federazione Russa, supplicandolo di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte”.
Inoltre, chiede a tutte le altre nazioni del mondo di fare il possibile per porre fine alla guerra in Ucraina, senza però lasciarsi coinvolgere in possibili passi falsi che potrebbero peggiorare la situazione.
Il dialogo e la pace devono essere, per il pontefice, le armi più giuste da utilizzare per porre fine a un conflitto che sta dilaniando un’intera nazione, ma non solo, una minaccia che deve essere sedata per portare la pace all’intera umanità.
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