Papa Francesco in Albania, contro gli estremisti: ‘Dio non è scudo per atti di violenza’

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Papa Francesco affronta il primo viaggio in uno Stato europeo, e in Albania, nel suo quarto viaggio internazionale, dopo aver visitato la Corea del Sud, il Pontefice rende omaggio a: “Un Paese che ha sofferto tanto, ma che poi è riuscito a trovare una pace con le differenze religiose“. Dopo essere atterrato a Tirana papa Bergoglio è stato accolto dal primo ministro albanese Edi Rama, e dopo ha incontrato le autorità del Paese al Palazzo presidenziale.

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Quello che succede in Albania dimostra “che la pacifica e fruttuosa convivenza tra persone e comunità appartenenti a religioni diverse è non solo auspicabile, ma concretamente possibile e praticabile“, ha detto Papa Francesco in un discorso al palazzo presidenziale albanese di Tirana, davanti al presidente Bujar Nishani.

La necessità della pace

Nessuno pensi di poter farsi scudo di Dio mentre progetta e compie atti di violenza e di sopraffazione. Nessuno prenda a pretesto la religione per le proprie azioni contrarie alla dignità dell’uomo e ai suoi diritti fondamentali, in primo luogo quello alla vita ed alla libertà religiosa di tutti!“. L’Albania è un Paese a maggioranza islamica con il 15% di cattolici, e papa Francesco ha deciso di essere presente qui proprio per incoraggiare la collaborazione tra religioni: “La pacifica convivenza tra le religioni in Albania è un bel segno per il mondo. L’Albania è un Paese che ha sofferto tanto ma che poi riuscita a trovare una pace con le differenze religiose. E questo è un bel segno per il mondo, il dialogo, la pace e l’equilibrio a favore della governance“, ha detto il Santo Padre.

La pacifica convivenza tra le differenti comunità religiose, infatti – ha aggiunto il Santo Padre – è un bene inestimabile per la pace e per lo sviluppo armonioso di un popolo. E’ un valore che va custodito e incrementato ogni giorno, con l’educazione al rispetto delle differenze e delle specifiche identità aperte al dialogo ed alla collaborazione per il bene di tutti, con l’esercizio della conoscenza e della stima gli uni degli altri“.

Globalizzazione della solidarietà

Nel suo discorso, papa Francesco ha poi proseguito dicendo: “Alla globalizzazione dei mercati è necessario che corrisponda una globalizzazione della solidarietà. Occorre fare ogni sforzo perché la crescita e lo sviluppo siano a disposizione di tutti e non solo di una parte della popolazione“. E ha aggiunto: alla crescita economica “deve accompagnarsi un maggior rispetto del creato“, mentre “insieme ai diritti individuali vanno tutelati quelli delle realtà intermedie tra l’individuo e lo Stato, prima fra tutte la famiglia“.

L’Albania oggi – ha concluso con convinzione papa Bergoglio – può affrontare queste sfide in una cornice di libertà e di stabilità, che vanno consolidate e che fanno ben sperare per il futuro“.

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