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Papa Francesco prosegue il suo viaggio in Turchia, giunto ad Istanbul è entrato nella moschea Sultan Ahmet, conosciuta anche come Moschea Blu. Ad accoglierlo è stato il Gran Muftì Rahmi Yaran. All’interno il pontefice si è tolto le scarpe all’ingresso e ha ammirato il luogo sacro costruito nel Seicento, raccogliendosi poi in silenzio per pregare. Tappa successiva è stata la basilica di Santa Sofia.
Papa Francesco ha fatto visita alla più celebre moschea di Istanbul appena arrivato in volo dalla capitale.
Nel momento della preghiera papa Bergoglio è rimasto per tre minuti in silenzio con le mani giunte sopra la croce pettorale, il volto chino e gli occhi chiusi. Accanto l’Imam declamava delle invocazioni.
Federico Lombardi, portavoce vaticano ufficiale, ha riferito le parole dette dal Papa al gran muftì ‘Non solo dobbiamo lodare e Glorificare dio, ma adorarlo‘. Il papa ha ascoltato alcuni versetti del Corano che gli ha detto Yaran, spiegando in particolare il significato della parola “nihab” da cui viene il luogo della moschea verso cui i fedeli pregano. Il pontefice si è detto d’accordo con il gran muftì, che ha definito dio il dio della giustizia e dell’amore. Si è trattato, ha detto il portavoce vaticano, di un ‘bel momento di dialogo interreligioso‘.
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La giornata. Dopo l’incontro di venerdì con Erdogan, l’aereo con a bordo il Pontefice, proveniente da Ankara, è atterrato all’aeroporto internazionale della città sul Bosforo. Papa Bergoglio è stato accolto all’aeroporto dal patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo.