Papa Francesco mira alla pace tra Russia e Ucraina: un percorso non semplice da intraprendere, visto che la guerra continua senza esclusione di colpi. Il Pontefice, per questo motivo, intende incontrare Putin.
Prosegue la guerra tra Russia e Ucraina e non c’è accenno per una possibile risoluzione del conflitto. Papa Francesco è consapevole che gli scontri non si fermeranno a breve e, per tale ragione, ha chiesto di poter incontrare il presidente russo: “Putin non si ferma, sono pronto a incontrarlo“, ha riferito il Pontefice.
La guerra in Ucraina ha messo in allarme il mondo intero. Gli scontri – iniziati nel mese di febbraio – non accennano ad arrestarsi.
Diverse le forze politiche e le nazioni che hanno condannato le azioni belliche di Putin, il quale, però, procede nel suo piano. Per questi motivi, Papa Francesco ha chiesto apertamente un incontro con il presidente russo, al fine di trovare una strada che possa ripristinare la pace tra i due paesi in conflitto.
In una intervista al Corriere della Sera, il Pontefice racconta di aver chiamato subito Zelensky quando la guerra tra l’Ucraina e la Russia è iniziata:
“Il primo giorno di guerra ho chiamato il presidente ucraino Zelensky al telefono, Putin invece non l’ho chiamato. L’avevo sentito a dicembre per il mio compleanno ma questa volta no, non ho chiamato”.
Il Santo Padre, infatti, spiega di aver “voluto fare un gesto chiaro che tutto il mondo vedesse e per questo sono andato dall’ambasciatore russo. Ho chiesto che mi spiegassero, gli ho detto ‘per favore fermatevi“.
La situazione politica diventa sempre più tesa e la pace sembra un miraggio lontanissimo. Pertanto, il Papa ha espresso la volontà di incontrare il presidente russo per cercare una via di fuga dal conflitto sanguinoso che si è scatenato tra le due nazioni e che ha portato solo a morte e distruzione.
Ha chiesto al Cardinale Parolin di comunicare a Putin di voler recarsi a Mosca, al fine di avviare un dialogo:
“Non abbiamo ancora avuto risposta e stiamo ancora insistendo, anche se temo che Putin non possa e voglia fare questo incontro in questo momento. Ma tanta brutalità come si fa a non fermarla? Venticinque anni fa con il Ruanda abbiamo vissuto la stessa cosa“.
Al momento, Bergoglio non si è recato a Kiev, dove ha mandato due cardinali e afferma: “Io prima devo andare a Mosca, prima devo incontrare Putin. Ma anche io sono un prete, che cosa posso fare? Faccio quello che posso. Se Putin aprisse la porta…“.
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