Papa Francesco lascerà l’ospedale Gemelli di Roma venerdì. A comunicarlo ufficialmente è stato il portavoce vaticano Matteo Bruni. Il Santo Padre è stato ricoverato il 7 giugno per un intervento alla parete addominale.
Il Papa è stato ricoverato a causa di un delicato intervento di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi a causa di un laparocele incarcerato.
“L’equipe sanitaria che sta seguendo Papa Francesco ha confermato la dimissione del Santo Padre dal Policlinico Gemelli nella mattina di domani, venerdì 16 giugno”.
Ha affermato Matteo Bruni.
Papa Francesco uscirà dall’ospedale Gemelli di Roma, dove è ricoverato dal 7 giugno, venerdì 16 giugno. A ufficializzare la notizia è stato il portavoce vaticano Matteo Bruni.
L’equipe medica del Gemelli ha sottoposto il Santo Padre ad un intervento di laparotomia e plastica della parete addominale, durato tre ore.
In ogni caso, il Papa ha reagito bene all’operazione, riprendendosi quasi immediatamente. I medici hanno disposto circa dieci giorni di degenza.
Venerdì 16 il Papa uscirà ufficialmente. Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede ha affermato che il decorso clinico prosegue regolarmente, aggiungendo che ieri sera ha cenato tranquillamente con i medici e gli infermieri che lo hanno assistito giornalmente.
Inoltre, questa mattina, il Santo Padre ha ricevuto l’intera equipe medica in segno di ringraziamento.
Papa Francesco, prima di uscire dall’ospedale Gemelli di Roma, ha richiesto di visitare il reparto di Oncologia Pediatrica e Neurochirurgia Infantile. Numerosi bambini ricoverati, infatti, durante questi giorni, hanno espresso il loro amore nei confronti del Papa, attraverso lettere e disegni. Augurandogli una pronta guarigione.
Il pontefice ha offerto loro un rosario e un libro, potendo toccare con mano il dolore e la sofferenza di questi bambini e delle loro famiglie. Durante la visita poi, Sua Santità si è complimentato con l’intero personale sanitario, per il lavoro svolto e per la professionalità impiegata, e soprattutto per “lo sforzo di alleviare la sofferenza dell’altro, oltre che con i farmaci, con la tenerezza e l’umanità”.
Egli ha anche compiuto un discorso in occasione della III Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. Incentivando i giovani a tutelare e non lasciare soli gli anziani.
“Il Signore spera che i giovani, incontrandoli, accolgano la chiamata a custodire la memoria e riconoscano, grazie a loro, il dono di appartenere a una storia più grande”.
Ha affermato il Santo Padre, aggiungendo che l’amicizia di un giovane con un’anziano, può essere un modo per arricchire la vita e la storia di entrambi.
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