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Le classifiche lasciano sempre il tempo che trovano, ma la scoperta dei luoghi più belli del mondo, attraverso una selezione formata dalle immagini d’archivio di Getty Images, è un modo per rifarsi gli occhi davanti alle brutture che l’uomo troppo spesso compie nei confronti della natura. Questi luoghi, veri e propri paradisi in Terra, rappresentano fortunatamente sono una parte delle magnifiche bellezze che offre il pianeta: nella nostra fotogallery potete ammirare i posti più belli del mondo scelti per questa curiosa classifica, tra mete turistiche e anfratti misteriosi sperduti negli angoli più remoti del pianeta.
Anche l’Italia è presente con due località, il Passo dello Stelvio e la Val D’Orcia in Toscana, ma a dominare è soprattutto il sud-est asiatico: tra India, Vietnam, Thailandia, Cambogia e Indonesia, sono numerose le segnalazioni di luoghi incontaminati, con mare cristallino, fiumi e montagne che hanno resistito al passaggio dell’uomo, città costruite interamente su una miriade di laghi. Oltre a questi magnifici luoghi naturali, vi sono anche due località famose nel continente asiatico per i loro monumenti, ovvero Istanbul con la sua Moschea Blu, e Agra con il celberrimo Taj Mahal. Le mete tipiche delle rotte turistiche internazionali non mancano, dalle Maldive alla Polinesia, dall’isola di Rodi a Palma di Maiorca, ma a suscitare maggiore curiosità sono i luoghi meno conosciuti.
C’è ad esempio l’isolotto di Socotra, nello Yemen, le distese verdi che dominano l’Irlanda e il Regno Unito, alcuni parchi nazionali come quello di Badlands negli Usa o il neozelandese Fiordland, splendide spiagge dalla sabbia bianchissima nelle Mauritius o in Messico. Tra le nazioni più rappresentate vi è anche Cuba, con due segnalazioni, ovvero la regione di Villa Clara e la Valle de Los Ingenios, ed un paio di località anche dal Sudamerica, ovvero la città di Trinidad in Paraguay e la spiaggia di Mucuri a Porto Seguro in Brasile. Se volete scoprire tutte queste meraviglie del pianeta, date un’occhiata alla fotogallery in cima all’articolo.
