La giunta Pisapia, pardon, Sala, non si smentisce e aggiunge un altro tassello nella sua guerra santa contro l’automobile: una stangata sui parcheggi a pagamento a Milano; le strisce blu ormai dovrebbero chiamarsi strisce d’oro, per le tariffe altissime e per la loro rarità, data la folle politica di ridurre i posti disponibili, con la scusa dei cantieri per la metropolitana M4.
LA RAFFICA DI AUMENTI
All’interno della cerchia dei Bastioni la tariffa oraria sulle strisce blu passerà da 2 a 3 euro per le prime due ore e da 3 a 4.50 per le successive, dalle 8 alle 19 tutti i giorni; si pagherà anche di sera e di notte: dalle 19 alle 24 le prime due ore costeranno 3 euro (prima erano 2), poi gratis, bontà loro. Fuori dai Bastioni la tariffa nei giorni feriali è di 2 euro.
Fuori dai Bastioni ed entro la cerchia filotranviaria la tariffa aumenta da 1.20 euro all’ora a 2 euro all’ora nei giorni feriali. Fuori dalla cerchia filotranviaria si sale da 0.80 a 1.20 euro all’ora nei giorni feriali dalle 8 alle 13. Non si risparmia nemmeno San Siro: arriva la tariffa oraria di 1.20 euro, che diventano 2 durante le manifestazioni. La tariffa unica invece sale da 7 a 10 euro.
AUMENTANO ANCHE GLI ABBONAMENTI
Nessuna pietà nemmeno per gli abbonamenti. Fanno passare per sconto un’imposizione senza alternative: fuori dalla cerchia filotranviaria, l’abbonamento resta 40 euro al mese o 400 all’anno solo se si paga anche un abbonamento ai mezzi pubblici, da 35 euro al mese o 330 all’anno. Altrimenti il solo abbonamento al parcheggio aumenta da 40 a 50 euro al mese e da 400 a 500 euro all’anno.
L’abbonamento “agevolato” nella cerchia extra-filotranviaria sale da 25 a 30 euro al mese e da 250 a 300 euro all’anno. L’agevolato nella cerchia intermedia sale da 60 a 70 euro al mese e da 600 a 700 euro all’anno. L’abbonamento agevolato parziale entro i Bastioni, dalle 8 alle 15 oppure dalle 14 alle 24, sale da 70 ad 80 euro al mese e da 700 a 800 euro all’anno; quello per l’intera giornata sale da 120 a 140 euro al mese e da 1.200 a 1.400 euro all’anno.
Le nuove tariffe entreranno in vigore non appena verrà adeguata la segnaletica e aggiornati i sistemi automatici di pagamento. Trattandosi di denaro da incassare, c’è da scommettere che saranno velocissimi.
LA SOLITA PROPAGANDA IDEOLOGICA
Con un comunicato datato 29 dicembre, perfettamente tempista, quando la maggior parte della gente è distratta dalle feste di fine anno, l’assessore alla mobilità (o meglio, immobilità) Marco Granelli snocciola le sue solite frasi fatte per accentuare il tenore ideologico delle sue imposizioni: “Disincentiviamo l’utilizzo ricorrente da parte dei veicoli privati di uno spazio pubblico sempre più prezioso che vorremo destinare ad altro“.
Lo spazio pubblico è sempre più prezioso perché il Comune lo fa pagare sempre più caro e perché non ha né la capacità né la volontà d’investire per organizzare seriamente la viabilità e l’urbanistica (edilizia). Granelli dimentica anche che gli automobilisti pagano tasse quanto e più degli altri utenti, perché le multe con gli autovelox non sono altro che tasse mascherate; quindi non si capisce perché gli automobilisti non possano usufruire di tali spazi. O meglio, si capisce benissimo. E criticavamo Maran.