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Categories: Ambiente

Parco Nazionale Virunga in Africa: stop alle trivellazioni petrolifere

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La casa dei gorilla è salva: il Parco Nazionale Virunga in Congo, nel cuore del continente africano, non verrà infatti devastato dalle compagnie petrolifere interessate a trivellare nella zona. Dopo la battaglia condotta dal Wwf e dagli ambientalisti di tutto il mondo, questo parco naturale considerato patrimonio dell’Unesco, abitazione principale degli imponenti gorilla africani, verrà dunque risparmiato dalle speculazioni della compagnia britannica SOCO International PLC, che si è oltretutto impegnata a non trivellare in alcun altro sito considerato patrimonio dall’organizzazione dell’Onu.

Oltre 740mila persone avevano firmato la petizione lanciata dal Wwf contro la compagnia britannica, che cercava insistentemente petrolio in quello che è il più antico parco nazionale africano, situato nella Repubblica Democratica del Congo, una nazione già martoriata negli anni scorsi da guerre e carestie: secondo gli esperti dell’Onu, la situazione attuale dell’ex colonia belga è il frutto del peggior disastro umanitario dopo la Seconda Guerra Mondiale. La mazzata finale poteva essere rappresentata appunto dallo sradicamento del parco, abitato da esemplari di gorilla e difeso a spada tratta dai volontari, gli ambientalisti e gli amministratori di Virunga.

Oltre alla petizione del Wwf, un contributo determinante alla causa contro la compagnia petrolifera è stata data da un film documentario chiamato Virunga, che racconta la storia dei ranger che hanno difeso questa oasi verde dagli interessi degli speculatori, in uno scenario politico a dir poco instabile. In particolare il documentario, presentato in numerosi festival internazionali dove ha fatto incetta di premi, si concentra sulla figura del direttore di Virunga, l’ambientalista belga Emmanuel de Merode, il quale è stato ferito poche settimane fa durante un agguato proprio nel cuore del parco. La tesi dimostrata dal film è che lo sfruttamento del petrolio si sta trasformando in una nuova forma di colonizzazione, che mette in serio pericolo il parco e i suoi gorilla, in una terra che ha già visto troppo sangue scorrere in nome dell’interesse di pochi: una minaccia seria è stata sventata, ma l’attenzione nei confronti del Parco Virunga dovrà necessariamente continuare a rimanere alta.

Giulio Ragni

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