Continua a far parlare la frana di Casamicciola che nella notte fra il 25 e il 26 novembre ha distrutto la frazione ischitana.
I parenti delle vittime hanno rifiutato i funerali di Stato, dichiarando che non vogliono la presenza dei politici in chiesa nell’ultimo ricordo ai cari.
Era la notte fra il 25 e il 26 novembre quando a causa delle violente piogge degli ultimi giorni, il monte Epomeo riversò una valanga di detriti e fango a Casamicciola, sull’isola di Ischia.
L’evento ha avuto effetti catastrofici e seppure non fosse la prima volta che i residenti assistevano a eventi di questo genere, la frana ha davvero sconvolto la vita di molti.
Case distrutte, auto accartocciate, strade invase dal fango, animali che piangono in cerca dei padroni mentre vagano fra le rovine, sono solo alcuni dettagli delle istantanee di questa tragedia che ha scatenato poi molte polemiche.
A partire da quella dell’abusivismo edilizio in una zona in cui non ci sarebbero dovute essere abitazioni per la particolarità dell’isola, la quale è ricoperta da uno strato vulcanico formatosi negli anni, il quale subisce smottamenti slittando sulla terraferma ogni qualvolta si verifichino eventi climatici particolari.
L’altra grande polemica è stata sollevata dall’ex sindaco Giuseppe Conte, il quale ha denunciato di aver mandato diverse comunicazioni via email per avvisare che era necessario evacuare la zona dopo l’allerta arancione della Protezione Civile.
Altra polemica riguarda proprio il grado dell’allarme diramato, infatti inizialmente era giallo quando, secondo gli esperti, molti segni davano a intendere che la situazione sarebbe stata di gran lunga peggiore.
Ovviamente nessuno poteva immaginare una cosa simile.
Oltre alla distruzione totale, la frana ha provocato tantissimi feriti e 11 vittime accertate finora.
Si scava fra le macerie per cercare l’ultima dispersa Mariateresa Arcamone, mentre si lavora per definire la data dei funerali.
Procedono anche le azioni di monitoraggio della frana e del monte Epomeo tramite un radar di ultima generazione per il controllo in tempo reale, anche perché le condizioni meteo della zona non sono in miglioramento e da un momento all’altro torneranno violente piogge.
L’alluvione ha restituito 11 salme e se in un primo momento si parlava di funerali di Stato, l’assenso delle famiglie non è arrivato. In un incontro con il commissario prefettizio, avvenuto ieri pomeriggio, hanno dichiarato la loro contrarietà.
L’orientamento dei parenti è quello di svolgere cerimonie separate e in forma privata, senza la presenza di autorità.
Delle modalità delle esequie si è parlato nell’incontro di ieri presso la basilica di Santa Maria Maddalena, ma non ci sono state comunicazioni ufficiali in merito, solo il chiaro “No” dei familiari.
“non vogliamo politici né autorità. vogliamo il nostro spazio per ricordare i cari che non ci sono più e salutarli lontano dai riflettori”.
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