Parentopoli Parlamento italiano: consiglieri, commessi e segretari sono tutti imparentati


Parentopoli al Parlamento italiano: è proprio il caso di dirlo, perché in Italia non ci sarebbe nessuna burocrazia con così tanti intrecci parentali. Gli esempi potrebbero essere tantissimi. In tutti i casi troviamo un gioco di parentele, che vede coinvolti consiglieri, commessi, segretari e chi più ne ha più ne metta. Alcuni intrecci è difficile immaginarli ed è pure complicato spiegarli. Un esempio su tutti? Lucia Pagano ha ricevuto di recente l’incarico di segretario generale di Montecitorio. La stessa Lucia Pagano è figlia dell’ex consigliere della Camera Rodolfo Pagano e moglie del nuovo capo dell’informatica di Palazzo Madama, Mauro Fioroni.

I casi riscontrati sono sia a livelli più alti che a quelli più bassi. L’esempio di Lucia Pagano rende bene l’idea di tutte queste possibilità, ma ci sono moltissime altre situazioni di parentela in Parlamento, che vale la pena sottolineare.

L’intreccio di parentopoli

Giovanni Gifuni, consigliere alla Camera, è figlio dell’ex segretario generale di Palazzo Madama Gaetano Gifuni. L’ex vicesegretario generale della Camera Carlo Goracci è padre di Alessandro Goracci, alto funzionario del Senato. Il padre dell’attuale segretario generale del Senato Elisabetta Serafin era solo un commesso. Lo stesso ruolo era occupato dal padre di Daniela D’Ottavio, consigliera d’Aula. Potrebbero sembrare delle banalità, eppure la dicono lunga su quell’ascensore sociale che viene alimentato continuamente.

Alcuni anni fa fece scalpore il matrimonio fra Antonio Michela-Zucco e Magda Sammartino: tutti e due erano stenografi del Senato. Addirittura si pensò ad un caso di incompatibilità e quindi, per rimediare, fu stabilito che la moglie si trasferisse alla Camera. Si trattava comunque di un periodo diverso. Oggi la presenza di parenti in Parlamento non fa più scandalo. Basti pensare al capo servizio controllo parlamentare Carlo Lomaglio, sposato con la direttrice dell’ufficio pubblicazioni della Camera, Consuelo Amato, che a sua volta è figlia del capo dell’amministrazione penitenziaria e magistrato Nicolò Amato.

Sposati sono pure Stefano Cicconetti, dirigente di Montecitorio, che adesso è in pensione, e la collega Maria Teresa Calabrò, che è figlia di Corrado Calabrò, ex presidente del Tar Lazio. E come dimenticare il caso di Valentina Loiero e di Giuliana Laganà, che fanno parte dello staff di Laura Boldrini e sono figlie rispettivamente dell’ex governatore della Calabria Agazio Loiero e dell’ex parlamentare del PD Tana De Zulueta? Ennesimo caso, uno dei tanti.

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