Un altro attentato a Parigi, dove un’auto ha investito un gruppo di militari. Gli inquirenti parlano di ‘atto volontario’ e seguono la pista del terrorismo: un uomo è stato fermato in autostrada dopo una sparatoria con la Polizia mentre era alla guida dell’auto usata contro i soldati. Torna la paura a Parigi dove un’auto ha investito dei militari alla periferia della città, causando sei feriti di cui due in gravi condizioni. Secondo quanto riporta Bfmtv, i soldati, in città nell’ambito dell’operazione Sentinelle, intorno alle 8:15 stavano uscendo dalla caserma di place Verdun a Levallois-Perret, Hauts-de-Seine, comune a nord-ovest della capitale francese, quando sono stati travolti dalla vettura, una Bmw nera, che sopraggiungeva a forte velocità. Sei in totale i feriti, di cui due in maniera più grave, già trasferiti all’ospedale militare Percy a Clamart, in Hauts-de-Seine. In corso le ricerche della macchina: secondo la Prefettura si è trattato di un atto volontario: la sezione dell’anti terrorismo di Parigi ha aperto un’inchiesta. Convocata una riunione d’emergenza al ministero degli Interni.
La caccia all’uomo si è conclusa intorno alle 13:30 quando l’auto è stata intercettata lungo la A16 tra Boulogne-sur-Mer e Calais, all’altezza di Marquise (Pas-de-Calais): i poliziotti hanno dovuto sparare con le loro armi di servizio per fermarlo, colpendolo cinque volte e trasferendolo in seguito in ospedale dove ora è ricoverato in gravi condizioni. Al momento dell’uomo fermato si sa l’età (37 anni) e che è sconosciuto alle forze di Polizia. Il fermo è stato confermato anche dal primo ministro Edouard Philippe.
La prefettura di Hauts-de-Seine in un primo momento aveva parlato di un incidente, specificando in seguito che si è trattato di un’aggressione deliberata. La sezione antiterrorismo dell’ufficio del procuratore di Parigi ha assunto le indagini e ha aperto un’inchiesta per tentato omicidio: l’indagine è affidata alla Direzione Regionale della Polizia Giudiziaria (DRPJ), la Direzione Centrale della Polizia Giudiziaria (DCPJ) e la Direzione generale della sicurezza interna (RPS).
I due militari ricoverati in gravi condizioni sono stati dichiarati fuori pericolo, anche se le loro condizioni rimangono gravi: per questo è stato disposto il trasferimento all’ospedale militare di Percy, mentre gli altri 4, feriti in maniera più lieve, sono stati trasferiti in un altro ospedale di Parigi.
Il primo a parlare di un attacco volontario è stato il sindaco della cittadina di Levallois-Perret, Patrick Balknay, secondo cui si tratterebbe di un’azione diretta contro i militari. “Senza alcun dubbio è stato un atto deliberato. I soldati erano tranquilli e stavano uscendo dalla caserma: è un attacco odioso“, ha dichiarato a Bfmtv.
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Il sindaco ha specificato che l’auto era già posizionata davanti alla caserma e stava solo aspettando l’uscita dei soldati, appartenenti al 35esimo reggimento: appena usciti, il guidatore si è scagliato contro di loro.
Tanti gli attestati di solidarietà giunti ai militari da parte di tutte le forze politiche, a partire dal sindaco di Parigi, Anne Hidalgo che da Twitter ha espresso solidarietà ai soldati colpiti e ha chiesto che il loro aggressore venga preso al più presto.
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Secondo una prima ricostruzione riportata da Le Parisien, l’auto si è scagliata contro i militari durante il cambio tra il turno di notte e quello del mattino: tre i militari in rientro, sostituiti dai colleghi che avevano appena preso servizio. Un testimone raggiunto da Bfmtv ha raccontato di aver visto tutta la scena: svegliato dal botto dell’auto, avrebbe visto un militare a terra. “Sono arrivati i vigili del fuoco e l’ambulanza, sono rimasto scioccato, ho visto tutta la scena”, ha raccontato.
Il ministero dell’Interno Gérard Collomb ha annunciato su Twitter che si recherà in visita ai militari feriti insieme alla collega della Difesa, Florence Parly, che in un comunicato ha “condannato con assoluta fermezza” l’aggressione ai militari.
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I militari fanno parte dell’operazione Sentinelle, messa in campo dal governo francese fin dall’epoca dei primi attentati sotto la presidenza di Francois Hollande. L’operazione ha messo in campo 10mila soldati su tutto il territorio nazionale, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, a protezione degli obbiettivi più sensibili come le stazioni, le metro e i luoghi turistici: 3mila i soldati in allerta, pronti a intervenire in rinforzo nell’Ile-de-France, la regione che comprende Parigi e i dintorni.
L’attacco di Levallois-Perret è solo l’ultimo in ordine di tempo contro le forze di polizia e i militari in Francia: lo scorso sabato un uomo, armato di coltello, aveva cercato di forzare un controllo di sicurezza sotto la Torre Eiffel. L’uomo, che soffre di problemi psichici, aveva spiegato di voler attaccare un soldato e rivendicava legami con l’Isis: il suo medico curante ha poi confermato lo stato di salute psichica alterato e per lui è stato disposto il ricovero.
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