È stato solo un referendum consultivo quello che si è tenuto a Parigi sul noleggio dei monopattini elettrici ma c’è stato un chiaro risultato.
Il 90% delle persone ha votato contro il servizio, però c’è da dire che solo l’8% degli aventi diritto ha partecipato. Se poi il Comune seguirà le indicazioni, lo stop scatterà a settembre.
C’è stato un referendum in queste ore a Parigi, dove i cittadini sono stati chiamati ad esprimere il loro parere su un argomento che di questi tempo sta molto a cuore. Parliamo di monopattini elettrici, tema che divide l’opinione pubblica. Giudicati pericolosi da molti visti gli incidenti che si verificano periodicamente, altri li identificano come il futuro della mobilità green per quanto riguarda gli spostamenti in città.
Non sono adatti per lunghe percorrenze come le auto elettriche, tuttavia son validi per i piccoli tragitti ed è per questo che stanno riscontrando un grande successo in tutto il mondo, sia per la praticità che per le emissioni zero. Alcuni comuni hanno pensato, vista l’ampia risposta dei cittadini all’introduzione di questo mezzo di trasporto green, di realizzare un servizio a noleggio.
Parigi è fra questi e l’amministrazione ha pensato di indire un referendum consultivo per chiedere un parere ai propri residenti, in merito a questa decisione, così da capire in generale il parere verso questo argomento. Infatti ci sono ultimamente delle polemiche per il degrado in città dal momento che questi mezzi vengono abbandonati ovunque.
A partecipare alla votazione è stato l’8% degli aventi diritto e già c’è un’idea abbastanza chiara, infatti la stragrande maggioranza ha detto “No”. I francesi chiamano i monopattini, “trottinettes” e da ieri mattina alle 9 hanno espresso il loro voto sul loro possibile divieto in modalità self service. Sebbene abbia un valore solo consultivo, la sindaca Anne Hidalgo ha affermato che per lei la volontà popolare sarà vincolante per decidere.
La domanda sulla scheda, rivolta a 1,3 milioni di iscritti alle liste elettorali, è chiara: “Siete favorevoli o contrari ai monopattini self service a Parigi?”. Il manifesto è spuntato ovunque per le strade della città in questi giorni, esortando i residenti ad andare a votare su un argomento molto sentito, motivo di contesa fra molti parigini ancora oggi, a 5 anni dall’introduzione del servizio di noleggio pubblico.
Le urne sono rimaste aperte nella giornata di ieri fino alle 19 e per l’occasione sono stati mobilitati circa 1270 agenti delle forze dell’ordine per evitare disordini.
La sindaca della città francese ha pubblicizzato molto questa sessione di voti e ha scritto anche un tweet, dove ha sottolineato l’importanza di questa preferenza, sebbene non sia una votazione in forma legale ma solo con lo scopo di capire l’opinione pubblica generale.
La Hidalgo si è detta favorevole al divieto ma ha affermato che ascolterà la voce dei cittadini. La polemica è nata dal fatto che molte persone, fra cui appunto la sindaca, denunciano che i monopattini vengono abbandonati ovunque sui marciapiedi e costituiscono un pessimo bilancio ambientale perché anche se sono elettrici e quindi non emettono gas nocivi, vengono gettati dopo pochi mesi.
Dopo la morte di una 32enne nel 2021, investita da un monopattino elettrico, Parigi ha imposto il limite a 10 chilometri orari per questi mezzi, in almeno 700 aree densamente popolate, ora questa decisione più drastica potrebbe cambiare il futuro di questo capitolo della mobilità sostenibile.
Ieri sera si sono chiuse le urne intorno alle 19 ma non c’è stata l’affluenza desiderata, infatti dell’1,3 milioni di cittadini aventi diritto, solo 103mila hanno votato.
I monopattini parigini possono attualmente essere noleggiati anche solo per pochi minuti e sono gestiti da tre diverse imprese: Lime, Dott e Tier. Queste società si sono date da fare per promuovere la loro causa, diffondendo messaggi e appelli sui social, offrendo addirittura sconti agli utilizzatori.
Da qui sono nate ulteriori critiche e polemiche ma la parola finale spetta al Comune, che a settembre deciderà se vietare il libero noleggio, come hanno chiesto il 90% dei votanti.
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